Nasce il colosso spaziale Airbus-Leonardo-Thales

Nasce il colosso spaziale Airbus-Leonardo-Thales
24 Ottobre 10:44 2025

Un’alleanza “spaziale” da 6,5 miliardi di ricavi annui e 25mila dipendenti. Sono i numeri stimati del nuovo colosso europeo, nato dall’alleanza tra Leonardo, Airbus e Thales, che hanno siglato un accordo, relativo al progetto Bromo, per proporsi come alternativa ai giganti globali, tra cui SpaceX e Starlink di Elon Musk.

La partnership punta a consolidare l’autonomia strategica del Vecchio Continente nello spazio, settore dal quale dipendono telecomunicazioni ed esplorazione, così come ricerca scientifica e sicurezza nazionale, navigazione globale e osservazione della Terra. Airbus possiederà il 35% delle azioni, Leonardo e Thales il 32,5% ciascuno. La governance sarà sotto il controllo congiunto e bilanciata tra gli azionisti. I costi associati saranno in linea con i parametri di riferimento del settore.

La triade – rappresentata da Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus, Roberto Cingolani, ad e direttore generale di Leonardo, e Patrice Caine, presidente e ad di Thales – benedice l’intesa: “Un passo fondamentale verso la costituzione della nuova società per lo sviluppo dell’industria spaziale europea. Consentirà una presenza più solida e competitiva all’interno di un mercato spaziale sempre più dinamico a livello globale”.

L’obiettivo, quindi, è chiarissimo: “La sigla della partnership è in linea con le ambizioni dei governi europei nel voler rafforzare le proprie risorse industriali e tecnologiche, garantendo l’autonomia dell’Europa nel settore spaziale e nelle sue applicazioni. Le persone saranno al centro di questa iniziativa e beneficeranno di migliori opportunità, potendo contare sulla forza generata dall’unione dei tre player leader nel settore”.

Inizio delle operazioni stabilito per il 2027, sede legale fissata a Tolosa, in Francia. Il portafoglio ordini ammonterà a più di tre anni di ricavi previsti. I team di lavoro saranno distribuiti in particolare in Germania, Spagna, Francia, Italia e Regno Unito. Il colosso – hanno precisato i tre guppi in una conference call con la stampa – “lavorerà e opererà come un’entità paneuropea senza la chiusura di siti esistenti e l’alleanza genererà benefici per le tre aziende”.

Per quanto riguarda gli asset, Airbus contribuirà con i suoi business space system e space digital, provenienti da Airbus Defence and Space; Leonardo con la sua divisione Spazio, includendo le quote in Telespazio e Thales Alenia Space; Thales parteciperà soprattutto con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales Seso.

Previste sinergie per diverse centinaia di milioni di euro all’anno sul risultato operativo a partire dal quinto anno successivo dalla sigla dell’accordo. “Il progetto – spiegano i vertici dei tre gruppi – potrà accrescere i ricavi, sfruttando un portafoglio ampliato di prodotti e servizi, creando così un’offerta maggiormente competitiva con un incremento della portata commerciale globale. L’intenzione è quella di costruire una società profittevole fin dal primo giorno”.

Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sottolinea con soddisfazione l’esito dell’accordo fra Airbus, Leonardo e Thales: «Favorire la nascita di campioni europei capaci di competere a livello globale vuol dire aver imboccato la strada giusta».

Commenti positivi anche dai sindacati Fim, Fiom e Uil: “In attesa del giudizio positivo dell’Antitrust, si tratta di una buona notizia per l’industria europea del settore spaziale e non solo”.

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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