Overtourism a Milano: il primo white paper Data Appeal-Doxa

Overtourism a Milano: il primo white paper Data Appeal-Doxa
08 Settembre 12:57 2025

Il binomio che tutti conosciamo è: più turismo, meno qualità della vita per i residenti. Spesso è così, ma non sempre, e ce lo rivela una ricerca condotta nella città di Milano da The Data Appeal Company, società del Gruppo Almawave specializzata in analytic basati su big data e intelligenza artificiale per il settore turistico, e da Doxa, istituto di ricerca tra i più noti in Italia.

Infatti, i dati raccolti dallo studio – che integrano oltre 130 fonti digitali analizzate e un sondaggio strutturato realizzato su un campione rappresentativo, nel 2024, di oltre 500 residenti da Doxa – restituiscono un quadro urbano fatto di equilibri diversi e in continua evoluzione.

Mirko Lalli, ceo e fondatore di The Data Appeal Company, sottolinea: «Questo lavoro nasce dalla necessità di osservare il fenomeno turistico urbano in modo più articolato e aderente alla realtà. La correlazione tra turismo e qualità della vita non è automatica e può variare da quartiere a quartiere: per comprenderla servono dati, tecnologie efficaci, contesto e ascolto del territorio. Il modello che abbiamo adottato integra analisi oggettive e percezioni dei residenti e si propone come uno strumento operativo per amministrazioni e policy maker. È un approccio replicabile, pensato per adattarsi a città diverse».

Dall’indagine, in generale, sulla città emerge che il 75% dei milanesi valuta positivamente i servizi essenziali, il 74% l’offerta culturale e il 63% ritiene che il turismo renda la città più viva e dinamica. Tuttavia, non mancano le criticità: il 77% dei residenti considera il turismo una delle cause dell’aumento dei prezzi e il 59% percepisce un peggioramento della qualità della vita negli ultimi tre anni, principalmente a causa del caro vita e della percezione di insicurezza. Solo il 32% ritiene che il turismo stia minando l’identità culturale della città.

I SINGOLI MUNICIPI

Nella città meneghina proprio nel Municipio 6 (Barona, Lorenteggio, Navigli), che riunisce luoghi simbolo interessati da una forte presenza-pressione turistica (classificata come medio-alta), la qualità della vita percepita risulta tra le più elevate di tutta la città. Qui, la presenza di spazi verdi, l’offerta culturale, la pedonalità diffusa ed una riqualificazione urbana fanno da contrappeso all’invasione di persone creando attrattività e benessere quotidiano dei residenti.

Anche il centro storico, il Municipio 1, quello con il livello più alto di presenza turistica, mostra un’ottima qualità della vita percepita, favorita da una dotazione di servizi di alto livello ed un profilo socioeconomico elevato dei residenti, qui il reddito medio supera gli 80 mila euro annui e si configura come il più alto in assoluto tra i municipi milanesi.

Ancora bene anche il Municipio 8 (Gallaratese, Quarto Oggiaro), che, pur registrando una pressione turistica contenuta, si distingue per un livello sorprendentemente elevato per qualità della vita, confermando che la vivibilità urbana dipende da un insieme di fattori ben più articolato rispetto alla sola presenza di visitatori.

Si trovano in una linea di mezzo il Municipio 2 (Stazione Centrale, Gorla, Turro, Crescenzago), con un livello di pressione turistica medio-alto, che mostra  una qualità della vita intermedia, e il Municipio 4 (Vittoria, Forlanini) in posizione semi-centrale, ma che presenta bassa pressione turistica e qualità percepita di vita medio-bassa.

Male invece il Municipio 3 (Città Studi, Lambrate, Porta Venezia), dove la vita universitaria convive con una qualità della vita percepita più bassa, influenzata negativamente da carenza di verde, congestione del traffico e saturazione degli spazi pubblici.

Se si passa poi alla periferia della città, il Municipio 5 (Vigentino, Chiaravalle, Gratosoglio) e il Municipio 7 (Baggio, De Angeli, San Siro), ovviamente tutti a bassa intensità turistica, il percepito dei residenti non è univoco: è medio per il primo e medio-alto per il secondo, grazie anche alla dotazione di ampi spazi verdi.

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