Parigi, étoile dei rincari aspettando le Olimpiadi

Parigi, étoile dei rincari aspettando le Olimpiadi
14 Febbraio 14:00 2024 Stampa questo articolo

Un giro d’affari che si aggirerà sui 537 milioni di dollari, di cui 132 milioni solo nel settore alberghiero. Ma anche un’offerta turistica che si prefigura come la più costosa di sempre. A poco più di cento giorni dalla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici, a Parigi rullano i tamburi e spuntano i primi conti (salati), pensando agli oltre 16 milioni di visitatori che si riverseranno nella Ville Lumière da tutto il mondo.

La società di data analysis The Data Appeal Company si è portata avanti con il lavoro, sfruttando la piattaforma proprietaria D/AI Destinations per condurre un’indagine su presenze e costi, mentre il partner PredictHq ha fornito una previsione della spesa e dei partecipanti a ogni evento della manifestazione. E le prime cifre, di inizio febbraio, sono tutt’altro che rassicuranti. Le tariffe medie di hotel e affitti brevi sulle Ota, ad esempio, sono aumentate del 200% rispetto al 2023. Il giorno della cerimonia di apertura – attese circa 600.000 persone – una camera doppia potrà arrivare a costare in media quasi 1.000 euro a notte. In generale, i prezzi di hotel e case private saliranno vertiginosamente a causa dell’alta richiesta e dal 1 gennaio la tassa di soggiorno è più che raddoppiata. Parbleu.

Ma questo non è che l’antipasto, per palati fini verrebbe voglia di dire. Perché dici Parigi e dici Louvre: impensabile non fare un salto in uno dei musei più famosi del mondo tra una gara e l’altra. Ebbene ammirare la Gioconda costerà di più rispetto al passato: per il biglietto previsto un aumento del 29%. E meno male – si fa per dire naturalmente – che Notre Dame riaprirà solo l’8 dicembre. Si adegua al ritmo olimpico anche la metropolitana, con ticket raddoppiati. In ritardo sulla tabella di marcia, invece, i collegamenti ferroviari: «Biglietti entro marzo», assicura Sncf. A che prezzo non si sa.

Nemmeno il vicesindaco Frederic Hocquard è riuscito a dissimulare la preoccupazione: «Vogliamo che i Giochi Olimpici siano popolari, ma non possono esserlo a 700 euro a notte». Eppure, nonostante l’impennata – per usare un eufemismo – dei prezzi, il Sentiment Score che misura il livello di apprezzamento globale espresso online su tutte le attività di Parigi – compresi hotel, affitti brevi e attrazioni – è in netta crescita rispetto allo scorso anno: +1.5.

In ogni caso il richiamo dei Giochi resta fortissimo e i costi proibitivi non terranno lontani i turisti. Considerando che il picco delle prenotazioni aeree è previsto per la cerimonia d’apertura, dando uno sguardo agli arrivi globali negli aeroporti parigini, tra il 24 luglio e il 13 agosto via Gds, si nota una netta preponderanza di viaggiatori internazionali: americani (21%) che raddoppiano rispetto alla settimana precedente, giapponesi (6%), canadesi (4%) e brasiliani (3%). Questi viaggiatori hanno prenotato in media con 250 giorni di anticipo, ossia più di otto mesi prima.

Il sospetto è che Parigi, al tempo dei Giochi, non valga solo una messa, ma forse qualcosa di più. Appena appena.

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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