Pci-Dss, Aiav alle agenzie: «Meglio mettersi subito in regola»

05 Marzo 07:07 2018 Stampa questo articolo

Interviene anche l’Aiav sulle tempistiche di conformità al Pci-Dss, il Data Security Standard per i pagamenti con carta di credito, suggerendo alle agenzie di viaggi di adeguarsi entro il 31 marzo.

«Neanche Iata ha ben chiare le procedure da applicare, per il semplice motivo che il Pci è un consorzio formato da American Express, Discover Financial Services, Jcb, MasterCard Worldwide e Visa International che costituiscono i reali attori dei protocolli resi obbligatori a tutti i soggetti commerciali che effettuano transazioni con carte di credito – scrive Dario Nicola Scuto, responsabile Settore Aereo dell’Aiav – L’associazione delle compagnie aeree non ha alcun potere per inibire, per sua volontà o interesse, l’emissione tramite carte di credito, le quali non rappresentano neppure una partita di giro non transitando attraverso Bsp (se non solo sotto forma di rendicontazione). Pertanto, qualunque azione in tal senso può essere intrapresa solo ed esclusivamente dal consorzio stesso».

Comunque, sempre secondo Aiav, «Iata provvederà in ogni caso a richiedere entro fine marzo l’attestato di conformità al Pci-Dss, in una sorta di forma cautelativa destinata a informare il consorzio dell’inidoneità delle agenzie che non lo forniranno, e alle quali sarà inviato un avviso di non conformità. In tal caso, la nuova data entro cui le agenzie dovranno presentare la certificazione sarà spostata al mese di dicembre, ma ciò che resta nebuloso è come si comporterà il consorzio verso le agenzie inadempienti: non è certo, cioè, che si possa continuare a emettere con carta di credito, né fino a quando e in quali termini. Risultano, dunque, incerte le sanzioni e/o le conseguenze per chi non si adeguerà quanto prima».

«La gran parte delle agenzie Iata – conclude la nota Aiav – ha deciso di mettersi in regola entro i tempi indicati, giacché posticipare significherebbe, non solo incorrere in rischi commerciali, ma solo spostare la lancetta un tantino più avanti, senza nessun significativo vantaggio. Si ricorda inoltre che, le vigenti leggi, obbligano l’esercente ad accettare i pagamenti con carta di credito se tale è l’intenzione del consumatore: pertanto, in caso di un blocco repentino dei contratti merchant dei vettori, l’agente di viaggi potrebbe essere obbligato ad accettare i pagamenti sul proprio Pos, subendo un danno in termini commissionali (o sanzionatori) non indifferente».

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