Royal Caribbean dribbla i dazi. E il lusso traina gli utili
Il lusso traina l’outlook annuale di Royal Caribbean, che però dovrà fare i conti, nel breve termine, con i costi della sua ultima nave, Star of the Seas.
La compagnia di crociere statunitense prevede, per il 2025, un utile rettificato per azione compreso tra 15,41 e 15,55 dollari, contro la precedente previsione di 14,55-15,55 dollari, puntando sulla resilienza della domanda per le sue destinazioni ed esperienze di lusso, nonostante la pressione derivante dall’aumento dei costi del carburante. Deludente, però, l’outlook per il trimestre attuale, su cui pesano i costi della Star of the Seas.
Anche la rivale Carnival ha alzato le stime sull’utile annuale: dati che, sommati a quelli di altri attori del settore travel, mostrano che, nonostante le difficoltà, è in atto una ripresa rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Nonostante le sfide macroeconomiche, le tensioni internazionali e l’incertezza sui dazi, Royal Caribbean ha registrato un aumento delle prenotazioni, soprattutto per le partenze ravvicinate, grazie alle sue offerte, che hanno contribuito ad attrarre viaggiatori. Questi dati, però, confermano il trend degli ultimi mesi, soprattutto Oltreoceano.
CONTI E OUTLOOK
L’utile netto per il secondo trimestre del 2025 è stato di 1,2 miliardi di dollari, pari a 4,41 dollari per azione, rispetto all’utile netto di 0,9 miliardi di dollari, pari a 3,11 dollari per azione, registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto adjusted è stato pari a 4,38 dollari per azione, contro i 4,09 dollari del consensus. La società ha inoltre registrato un fatturato totale di 4,5 miliardi di dollari e un Ebitda rettificato di 1,9 miliardi di dollari.
L’amministratore delegato, Jason Liberty, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che il tempo libero e i viaggi rimangono la categoria principale in cui i consumatori prevedono di incrementare la spesa nei prossimi 12 mesi, superando ristoranti, intrattenimento dal vivo, shopping e persino la cura di sé.
Per il terzo trimestre, Royal Caribbean prevede un utile rettificato compreso tra 5,55 e 5,65 dollari per azione, al di sotto delle stime degli analisti di 5,84 dollari.
STAR OF THE SEAS
Il lancio di Star or the Seas, l’ultima nave della sua classe Icon, a metà agosto dovrebbe far aumentare i costi di crociera per giorno operativo fino al 6,9%, nel terzo trimestre, più del doppio della velocità prevista per l’aumento del rendimento netto, secondo il comunicato della società.
Le navi di classe Icon, che possono ospitare oltre 5.600 ospiti, sono state fondamentali per il recente successo di Royal, dato che i clienti si mostrano disposti a pagare di più per una crociera su queste navi all’avanguardia. Lo scorso trimestre, Liberty ha dichiarato che la domanda per Star of the Seas, la seconda nave di questa classe, ha già superato le aspettative.
La compagnia ha affermato che i viaggi per il resto del 2025 e del 2026 saranno prenotati a tariffe più elevate rispetto agli anni precedenti. «La domanda per il nostro portafoglio di marchi e le nostre esperienze continua ad accelerare», ha affermato Liberty, nella nota della società.
Royal è tra i titoli con le migliori performance dell’indice S&P 500, quest’anno, con un rendimento del 53% alla chiusura di lunedì, rispetto a un guadagno del 19% per Carnival e un calo del 7,2% per Norwegian Cruise, le due maggiori rivali.



