Ryanair, rivolta contro la carta d’imbarco digitale

Ryanair, rivolta contro la carta d’imbarco digitale
02 Ottobre 11:37 2025

Dal prossimo 12 novembre, ci si potrà imbarcare su un volo Ryanair solo con una carta d’imbarco digitale. Con il passaggio alle carte di imbarco 100% digitali, dunque, i passeggeri non potranno più scaricare e stampare una carta d’imbarco cartacea, ma dovranno invece utilizzare quella digitale generata nell’app myRyanair durante il check in, per poter salire a bordo del proprio volo. Ma la novità non piace alle associazioni dei consumatori.

LA PRESA DI POSIZIONE DI FEDERCONSUMATORI

Secondo Federconsumatori, Ryanair ha deciso «di far cassa sui passeggeri meno digitalizzati o più vulnerabili». «Non di rado abbiamo trovato le politiche di Ryanair poco inclusive, poco trasparenti, poco corrette o eccessivamente improntate a volontà lucrative, a scapito dei diritti dei passeggeri. Non fanno eccezione – si legge in un comunicato stampa – le disposizioni relative al check-in online, attive dal 12 novembre, che creano importanti discriminazioni e disagi per i passeggeri, specialmente quelli che hanno meno dimestichezza con gli strumenti digitali».

«La compagnia, infatti – si legge – non applica alcun supplemento a chi decide di effettuare il check-in digitale tramite l’app o il sito, ma chiede un supplemento di ben 55 euro a passeggero per chi effettua il check-in all’aeroporto, così come applica un supplemento per la riemissione della carta d’imbarco. Nonostante i correttivi applicati dalla compagnia a seguito di un passato intervento dell’Agcm (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ndr) che contestava la mancanza di un’informativa trasparente sui costi del check-in in aeroporto terminata la finestra temporale entro cui il check-in online era gratuito, stavolta Ryanair riparte alla carica con un’ennesima pratica penalizzante, o quantomeno discutibile».

«In questo modo, coloro che non hanno strumenti per effettuare il check-in online, non hanno una connessione o una carica sufficiente per scaricare e mostrare la carta d’imbarco in aeroporto, hanno dei problemi tecnici sul proprio dispositivo o semplicemente lo perdono/gli viene sottratto, si ritrovano a dover pagare un sovrapprezzo in molti casi superiore al costo del biglietto», è l’accusa di Federconsumatori.

«Per questo, oltre a risollecitare l’attenzione dell’Agcm su tale condotta, invitiamo la Ryanair a ripensare le proprie politiche aziendali nell’ottica di una maggiore equità, trasparenza e accessibilità. Invitiamo la compagnia ad attivare una nuova attenzione e cura della propria clientela perché, questo annunciato “ultimo passo nella trasformazione digitale della compagnia” non può non tener conto del livello di digitalizzazione del Paese in cui opera (in Italia solo il 46% della popolazione possiede competenze digitali, secondo l’indice Desi). È fondamentale e doveroso che una compagnia operante in un settore cruciale come quello del trasporto aereo adotti pratiche rispettose delle esigenze di tutte le persone, comprese quelle più vulnerabili o meno digitalizzate».

L’OPINIONE DELL’ASSOCIAZIONE CODICI

Anche l’associazione Codici, centro per i diritti del cittadino, ha sottolineato che «una fascia importante di passeggeri rischia di essere tagliata fuori dalla nuova procedura di imbarco annunciata da Ryanair».

«I passeggeri non potranno più utilizzare la carta di imbarco cartacea – ha affermato Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – e questo non è un dettaglio. Basta prendere in considerazione i dati forniti dalla stessa Ryanair. Stando alla compagnia, circa l’80% dei passeggeri già utilizza il sistema digitale, quindi c’è un 20% che rischia di essere tagliato fuori da questo processo. C’è una fascia importante di viaggiatori che non ha dimestichezza con i supporti digitali, pensiamo agli anziani, oppure che non è nelle condizioni di utilizzarli, magari perché quando arriva in aeroporto ha lo smartphone scarico o che non prende. Siamo favorevoli alle iniziative che contribuiscono alla sostenibilità, ma in questo caso ci sembra una forzatura».

E poi c’è un altro aspetto da tenere in considerazione, secondo Giacomelli: «I passeggeri che si presenteranno al gate senza la carta di imbarco digitale dovranno sostenere dei costi extra. Un supplemento di alcune decine di euro, con cui ci stiamo già scontrando da tempo. In questi mesi, infatti, abbiamo avviato un’azione per tutelare tutti quei viaggiatori che non riescono a portare a termine il check-in online. Alcuni segnalano l’impossibilità di accedere all’app o al sito internet di Ryanair, altri lamentano l’improvvisa interruzione della procedura con la perdita dei dati inseriti».

«Ci sono anche proteste per il supporto fornito dal centro assistenza della compagnia – ha concluso – che inviterebbe a recarsi in aeroporto per completare l’operazione senza specificare il costo previsto. Crediamo che siano tutti aspetti che Ryanair debba analizzare con attenzione. Ci auguriamo che la compagnia tenga in considerazione tutti i passeggeri, senza lasciare a terra nessuno, e siamo pronti, come sempre, a un confronto per trovare le soluzioni migliori possibili, sempre in un’ottica di piena tutela e totale rispetto dei diritti dei passeggeri».

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