Santanchè e la Venere in carne e ossa

Santanchè e la Venere in carne e ossa
18 Dicembre 15:54 2025

La Venere influencer del 2026 è in carne e ossa, indossa un maglioncino celeste sui jeans, è bionda e ha gli occhi cerulei. A svelarne l’identikit prima e a presentarla, pochi minuti dopo, è il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che nel cuore di Roma si trasforma in chaperon e indica alla stampa la sua “nuova creatura”. Open to Meraviglia si evolve in Welcome to Meraviglia.

Francesca Faccini, 23 anni, è il coup de théâtre finale nell’elegante rooftop della Rinascente che svetta sui tetti della Capitale. «È un percorso già iniziato e che sarà bellissimo», le poche parole della ragazza, emozionatissima davanti alle fauci spalancate dei giornalisti, armati di telecamere e smartphone.

Il breve video che la riprende a passeggio tra i capolavori di Roma non è che il prologo della nuova missione di Venere: «Nell’era dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione, di cui conosciamo potenzialità e benefici avere una ragazza reale che girerà l’Italia per promuoverne le nostre bellezze, i nostri valori e la nostra autenticità, è un atto dirompente e senza dubbio, per un ministero, innovativo».

«Venere – spiega Santanchè – girerà la Penisola, da Nord a Sud, per valorizzare il nostro meraviglioso patrimonio turistico. Interagirà con il territorio per cogliere gli aspetti più autentici dell’Italia. Attiveremo con Enit un tavolo con le Regioni affinché siano protagoniste dei viaggi di Venere, indicando luoghi, aree e destinazioni meno note, per una valorizzazione sempre più mirata e organica delle unicità del territorio italiano».

Considerazioni confermate da alcuni dati illuminanti: «Più che l’overtourism – spiega il ministro – mi appassiona l’undertourism: ebbene, il 75% dei turisti soggiorna nel 4% territorio, cioè in appena 10 province. Un’invasione che fa soffrire borghi e isole minori, ecco perché le politiche di sostegno devono andare in questa direzione. Sono convinta che il riconoscimento Unesco per la cucina italiana possa essere vitaminico per i nostri borghi».

E così, come uno Zorro del turismo, la criticatissima Venere torna in campo dopo quello che Santanchè definisce «un successo pazzesco a livello internazionale. Dopo tre anni sono convinta che abbiamo fatto bene a puntare su questa icona, che ha girato il mondo per promuovere l’Italia. Di recente ha fatto il giro del Vecchio continente a bordo del Bus Gourmet Italia di Enit».

Insomma, evviva l’Italia meno conosciuta e sponsorizzata. In questo dobbiamo imparare dagli altri, è il rimbrotto del ministro: «Gli altri Paesi hanno alcune destinazioni e le valorizzano al massimo. Noi siamo l’Italia degli 8.000 campanili, ognuno con le proprie bellezze, possiamo fare di più».

E qui scatta lo slogan che guarda già al 2026: «Possiamo trasformare il turismo da qui a 10 anni. Vogliamo un turismo 12 mesi all’anno». Perché, Venere a parte, il mantra di Santanchè resta sempre lo stesso: «Destagionalizzazione».

L’ANNO CHE È STATO E QUELLO CHE VERRÀ

Il brindisi virtuale è dedicato a un «2025 da record», ma anche a un’incoronazione: «Italia.it  è il primo portale turistico ufficiale  in Europa – annuncia con orgoglio Santanchè – da un sito vetrina si è trasformato in un portale di servizi». Sono 22,7 milioni le visite e 16,3 milioni gli utenti unici, in particolare, la piattaforma ha totalizzato il 32% di visitatori in più rispetto alla Spagna e il 22% in più rispetto a quella dell’Irlanda, seconda in classifica.

Ma è il momento di togliersi qualche sassolino dalle scarpe e sfoggiare i numeri in risposta alle critiche di chi, in piena estate, parlava di stagione in sordina. Via ai fuochi d’artificio, con qualche giorno d’anticipo: «I primi nove mesi dell’anno consolidano il trend di crescita, superando i 406 milioni di presenze totali, e le proiezioni stimate dall’Ufficio Statistica del Mitur indicano un totale complessivo per il 2025 di oltre 479 milioni, in aumento del +3% sul 2024».

Capitolo secondo: il confronto con i competitor: «Nel periodo gennaio-settembre 2025 l’Italia si colloca in linea con la Spagna (415,6 milioni) e supera Francia (401,3 milioni), Germania (346,0 milioni) e Grecia (140,4 milioni). La permanenza media del soggiorno in Italia è aumentata a 3,6 notti, meglio di Spagna (3,4), Francia (2,6) e Germania (2,4)». E la festa continua: «Ottime le stime di Natale e Capodanno: 20 milioni di presenze, +5,1% sul 2024».

Sempre nel periodo gennaio-settembre 2025 l’attivo record della bilancia dei pagamenti turistici raggiunge i +19,6 miliardi di euro (+7% sul 2024), e la spesa internazionale 46,4 miliardi di euro (+4,9%).

Migliorare si può sempre, osserva Santanchè: «Dobbiamo ripartire dal dato più importante, cioè che c’è sempre più voglia d’Italia nel mondo, perché noi siamo un Paese di qualità e non di quantità. Il primo obiettivo è puntare sulle nostre eccellenze e su un turismo più lungo e non predatorio».

Ma è ora di guardare a un «2026 che mi auguro scoppiettante e felice. E che inizierà con il Terzo Forum Internazionale del Turismo, il 23-24 gennaio al Palazzo di Ghiaccio di Milano. «Sarà uno spazio di dialogo dedicato principalmente a sindaci e territori, con l’obiettivo di sviluppare iniziative, soluzioni, studi e strategie di contrasto all’undertourism».

È tempo di aprire i regali sotto l’albero di Natale: «Il dono che vorrei? Il senso di appartenenza. E il desiderio di avere un turismo sempre più sostenibile, edo esperienziale. E ancora: Meno contratti stagionali e più a tempo indeterminato: e possiamo arrvarci destagionalizzando». Al mantra non si comanda.

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

Guarda altri articoli