Sardegna senza voli: Ita può vendere i biglietti per Cagliari

Sardegna senza voli: Ita può vendere i biglietti per Cagliari
13 Gennaio 07:43 2023 Stampa questo articolo

Un nuovo tassello si aggiunge al rebus dei cieli che sovrastano la Sardegna. In attesa che vengano perfezionate le procedure del bando per le rotte agevolate in continuità territoriale verso Roma Fiumicino e Milano Linate e che vengano definitivamente aggiudicati i collegamenti, la Regione autorizza la vendita dei biglietti con un mese di anticipo per le tratte dall’aeroporto di Cagliari, e lo farà presto anche per Olbia. Un passo avanti per scongiurare lo stallo annunciato non solo per chi risiede nell’isola, ma soprattutto per la programmazione turistica.

A partire dal 16 febbraio prossimo, infatti, non sarebbe possibile prenotare alcun volo da Roma e Milano per i tre scali sardi, nemmeno per i non residenti. Si sarebbe dovuta attendere la scadenza del termine del 31 gennaio previsto dal bando europeo, entro il quale i vettori possono offrire i collegamenti agevolati senza in cambio le compensazioni economiche degli oneri di servizio pubblico.

La Regione invece ha giocato d’anticipo concedendo a Ita Airways, aggiudicataria esclusiva in via provvisoria di tutte le rotte dallo scalo del capoluogo sardo, la possibilità di aprire le vendite.

Lo ha annunciato l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro: «Come previsto dalla normativa europea di settore – ha precisato – ai passeggeri sarà garantita la riprotezione qualora l’assegnazione finale delle rotte dovesse mutare. A breve – ha poi anticipato – procederemo ad autorizzare la vendita dei biglietti anche per i voli da e per l’aeroporto di Olbia».

LA PARTITA DI OLBIA. Sullo scalo gallurese la partita è ancora aperta: nella graduatoria stilata a fine dicembre dopo l’apertura delle buste con le offerte, ad aggiudicarsi le tratte sarebbe dovuta essere, tra la sorpresa degli addetti ai lavori, la neonata AeroItalia, in esclusiva e grazie a un ribasso d’asta del 75%. Poi la low cost spagnola Volotea, scalzata in graduatoria in tutte le rotte sarde, ha sparigliato, offrendosi – senza attendere la scadenza del 31 gennaio – di effettuare i collegamenti senza compensazioni economiche per il Costa Smeralda.

Immediata la risposta del competitor. Dopo 48 ore anche AeroItalia si è proposta di effettuare i collegamenti senza contropartita economica e non solo, ha anche annunciato un ricorso al Tar contro Volotea: “Aeroitalia chiederà al Tribunale amministrativo regionale la sospensione del bando sulla rotta in questione, nell’attesa della pronuncia della Regione Sardegna e della Comunità europea circa il comportamento della compagnia aerea spagnola Volotea”.

Il comportamento sotto accusa riguarda il bando attualmente in vigore della continuità territoriale per la Sardegna, in scadenza proprio il 16 febbraio. Volotea, insieme a Ita, avevano dapprima chiesto di effettuare i collegamenti senza compensazioni economiche, salvo poi, presentare la rinuncia ufficialmente a causa dei rincari. Per AeroItalia la passata rinuncia sarebbe causa di esclusione dai futuri bandi.

Lo stesso assessore Moro, sulla scelta di Volotea di rientrare in partita offrendosi di volare gratis su Olbia, nei giorni scorsi ha avvisato il vettore spagnolo: «Nella delicata, quanto vitale, gestione della gara europea per la continuità territoriale aerea, la Regione Sardegna ha dimostrato e dimostra credibilità e affidabilità. Auspichiamo che analoga credibilità e affidabilità dimostri la compagnia Volotea nel rispettare il termine del 26 ottobre 2024 per svolgere, senza compensazioni e senza esclusiva, la rotta Olbia-Fiumicino».

Resta dunque da capire a chi la Regione darà autorizzazione alla vendita dei biglietti in attesa che si sciolga la questione, ma nel rebus resta sospeso anche un altro tassello.

IL CASO ALGHERO. Mentre si attende l’esito definitivo della gara europea, in questi giorni governo, Regione ed Enac stanno cercando di risolvere con una procedura rapida con l’Unione europea il cosiddetto “caso Alghero”, lo scalo del nord-ovest dell’isola rimasto per ora fuori dalla partita perché poco appetibile ai vettori, nonostante le compensazioni economiche a base d’asta previste nel capitolato ammontino a 13,8 milioni (8,7 mln su Fiumicino e 5,14 su Linate). La guerra sui cieli sardi è aperta, ma a rimetterci, come sottolineano in queste ore tutti i sindacati di settore e le parti sociali e imprenditoriali, sono i cittadini e i turisti.

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Marzia Piga
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