Slovenia, bene settembre (e non solo): +15% di turisti italiani

Slovenia, bene settembre (e non solo): +15% di turisti italiani
29 Ottobre 10:03 2025

Settembre in Slovenia sotto il segno dell’Italia. Il nostro mercato ha registrato un netto +15,66% rispetto allo stesso periodo del 2024, sempre più vicino ai numeri-record del 2019, come segnala l’Ente Sloveno per il Turismo, diffondendo i dati di affluenza turistica.

«Con 926.356 pernottamenti nell’intervallo gennaio-settembre 2025, l’Italia si conferma per la Slovenia il secondo mercato alle spalle della Germania», ha osservato Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia, nel corso del workshop di martedì 28 ottobre a  Torino, dove ha illustrato, insieme a una delegazione proveniente dalla Slovenia, le peculiarità del Cuore Verde d’Europa a un nutrito pubblico di buyer provenienti da tutto il Piemonte.

Al centro del workshop temi come le vacanze outdoor nella natura, relax e benessere termale, contaminazioni culturali e gastronomia raffinata, un universo raccontato anche attraverso un fitto calendario di eventi di richiamo internazionale.

«Una crescita – ha spiegato Ota – costruita soprattutto sui mesi considerati tradizionalmente secondari per il mercato italiano. Se nella prima metà dell’anno la combinazione dei ponti festivi ha giocato a nostro favore, tutt’altro che scontato è il risultato di settembre, testimonianza ulteriore di un’oculata pianificazione strategica volta a decongestionare i periodi di punta spalmando i flussi sulle stagioni che, fino a ieri, chiamavamo spalla».

«Il Nord-Ovest rappresenta per noi un bacino geografico strategico – ha sottolineato Ota – sia in virtù dei comodi collegamenti per Trieste, via treno diretto da Torino, che per una questione di affinità spirituale: ottimi vini e gastronomia d’eccellenza, comprensori sciistici di alto livello, design e vivacità culturale accomunano Piemonte e Slovenia e sono sicuramente uno stimolo per intrecciare nuove connessioni tra gli operatori turistici dei nostri due territori».

Il balzo in avanti del mercato italiano, insomma, consente di guardare con ottimismo e fiducia al rush finale degli eventi in chiusura di Go!2025 (Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della Cultura) e a quelli legati alle festività natalizie.

Le previsioni di chiusura anno anticipano una performance comparabile ai record pre-pandemici. «Per quanto lusinghieri – ha concluso Ota – i paragoni con il 2019 sono utili solo fino a un certo punto: l’industria turistica è radicalmente cambiata da allora e oggi ci sono altri indicatori interessanti in grado di restituire un’immagine veritiera degli andamenti turistici. Stiamo portando avanti, col SIstat (l’Istituto di statistica della Slovenia), un processo di analisi più ampio, basato non solo su numeri assoluti, ma su criteri precisi come la soddisfazione di ospiti e residenti, gli effetti ambientali e le variazioni stagionali degli andamenti turistici. Fattori che orientano i processi decisionali ad ogni livello: dalla politica nazionale alla gestione delle destinazioni, fino alle iniziative delle singole imprese».

La foto è stata fornita dall’Ente Sloveno per il Turismo
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