Sembra fortunatamente rientrato l’allarme tsunami diramato in diverse aree del Pacifico, in seguito al violento terremoto di magnitudo 8.7 nella penisola russa della Kamchatka.
Si tratta del sisma più forte nella zona dal 1952, riferisce il Servizio geofisico dell’Accademia russa delle scienze, e uno dei più potenti mai registrati dal terremoto del Tōhoku del 2011. In generale è il sesto più violento mai documentato nella storia moderna, equiparato per intensità a quelli del 1906 in Ecuador-Colombia e del 2010 in Cile.
Nel dettaglio la situazione nei diversi Paesi dove è scattata l’allerta tsunami.
RUSSIA
L’allarme tsunami è rientrato dopo circa 11 ore. «Grazie a Dio non ci sono state vittime», il commento del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che «tutti i sistemi di allarme hanno funzionato correttamente». Registrate onde alte fino a cinque metri sulla costa del distretto russo di Severo-Kurilsk, sulla punta meridionale della Kamchatka.
GIAPPONE
Onde alte fino a 1,3 metri, ma declassate ad “avvisi” le allerte per la regione orientale, Ibaraki, e quella meridionale di Wakayama. Invariato, invece, l’allarme per le aree settentrionali. In precedenza evacuati oltre 1,9 milioni di residenti lungo la costa così come gli operai impegnati nei lavori di smantellamento della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, colpita dal famoso tsunami del 2011.
Per motivi di sicurezza chiusa la pista dell’aeroporto di Sendai. Sospesi i traghetti che collegano Hokkaido e Aomori, sulla punta settentrionale dell’isola di Honshu, e quelli che collegano Tokyo con le isole vicine.
STATI UNITI
Anche il Centro di allerta tsunami del Pacifico ha declassato ad “avviso” l’allarme tsunami per le Hawaii, riferisce la Bbc. Tira un sospiro di sollievo il direttore del Centro, Chip McCreery, come riporta la Cnn: «Il peggio è passato».
Inoltre, il direttore dell’Agenzia per la gestione delle emergenze delle Hawaii, Stephen Logan, ha annunciato che le persone evacuate possono tornare a casa, raccomandando agli automobilisti di mantenere una velocità contenuta a causa delle inondazioni in alcune aree. Un “avviso” prevede la possibilità di forti onde, piccole inondazioni e forti correnti, ma non un violento tsunami.
Le prime onde dello tsunami provocato dal terremoto hanno colpito l’Alaska. Massima allerta in alcune aree delle Isole Aleutine e una parte della California settentrionale. «Le autorità di Los Angeles sono pronte a qualsiasi evenienza – ha sottolineato il sindaco, Karen Bass – soprattutto se dovessero cambiare le condizioni nel porto e nelle comunità costiere».
Sul social Truth il messaggio del presidente Donald Trump: “Visitate tsunami.gov/ per le ultime informazioni. Restate forti e state al sicuro!”.
CINA
Il ministero delle Risorse naturali cinese ha emesso l’allerta di livello giallo. Lo riferiscono i media statali di Pechino, secondo cui la misura interessa la costa orientale del Paese.
FILIPPINE. POLINESIA E NUOVA ZELANDA
Le Filippine hanno annullato l’avviso di tsunami diramato per diverse comunità costiere del Paese: “Non sono state registrate perturbazioni significative del livello del mare né onde di tsunami distruttive dopo il terremoto in Kamchatka”, ha annunciato l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia. In precedenza l’istituto aveva avvertito gli abitanti di stare lontani dalla costa e di spostarsi nell’entroterra a causa del rischio di onde tsunami.
Nella Polinesia francese attese onde alte fino a quattro metri.
Le autorità neozelandesi hanno emesso avvisi di “correnti forti e insolite e mareggiate imprevedibili” lungo le coste. L’agenzia governativa per la gestione delle emergenze ha raccomandato alle persone di allontanarsi dall’acqua, dalle spiagge e dalle zone costiere, oltre che da porti, porti turistici, fiumi ed estuari.
*Pezzo in aggiornamento
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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