Tip marcia bene: utili al +38% nel primo semestre

Tip marcia bene: utili al +38% nel primo semestre
12 Settembre 15:33 2025

Le tessere del puzzle Tip sembrano incastrarsi alla perfezione. Il consiglio di amministrazione di Tamburi Investment Partners Spa, sotto la cui ala c’è Alpitour World, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno, che vede un utile netto consolidato pro forma di circa 47 milioni di euro, in aumento del 38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il patrimonio netto è invece di circa 1,42 miliardi, in linea con il dato di fine anno.

Il primo semestre – come riportato da L’Agenzia di Viaggi Magazine – è stato caratterizzato dall’operazione Alpitour, che ha visto Tamburi esercitare la prelazione su circa il 36% delle quote e detenere ora, attraverso il veicolo Asset 1, oltre il 95% del primo polo turistico italiano.

“Il risultato economico del primo semestre 2025 – spiega Tip in una nota – ha beneficiato degli effetti contabili relativi a tale operazione”, ovvero “il passaggio dalla classificazione come società collegata a società controllata” che ha comportato un provento in capo ad Asset Italia di circa 64,6 milioni.

Di fatto, il 31 luglio è avvenuta l’esecuzione materiale delle girate di quote e azioni connesse all’operazione Alpitour. Il prezzo complessivo è stato di 224,1 milioni per il 36,69% delle azioni. L’acquisizione delle quote (e i futuri oneri finanziari e operativi su un orizzonte di 3 anni) sono stati finanziati tramite apporti da parte dei soci correlati Asset Italia per circa 120 milioni, per 115 milioni da finanziamenti bancari con scadenza 31 luglio 2028 e dalla cessione di una quota dell’1,64% di Alpitour, pari a circa 10 milioni.

Passiamo al fronte Eataly, altra società partecipata da Tamburi. Ad agosto è stato deliberato un aumento di capitale di 75 milioni di euro da erogarsi per metà entro il 30 novembre prossimo e per l’altra metà entro il 30 giugno 2026. Obiettivo: sostenere i piani di sviluppo che prevedono tra l’altro il nuovo format Eataly Caffè.

Interessanti, come di consueto, i commenti a margine della relazione finanziaria. Ne riportiamo alcuni passaggi.

“Come più volte segnalato la maggior parte delle partecipate di Tip nel semestre ha avuto ricavi in crescita. Tale elemento, visto il contesto di generale rallentamento delle economie occidentali, fa ben sperare per il futuro, prossimo e meno prossimo” si legge.

“Inoltre – prosegue – gli ordinativi di alcune delle partecipate indicano una leggera ripresa, dopo un periodo inusitatamente prolungato di diminuzioni. L’auspicio è che tale tendenza non sia legata ad accumuli di scorte in previsione di effetti negativi dei dazi imposti dall’amministrazione americana. Il Fondo monetario internazionale nei giorni scorsi ha innalzato al 3% le previsioni di crescita del Pil mondiale nel 2025, dopo averle abbassate al 2,8% pochi mesi fa; anche questo ci pare un segnale positivo e infatti di recente l’economia cinese ha confermato di mantenere la traiettoria di crescita oltre il 5% e quella indiana si conferma sopra al 7%. L’Asia continua a essere la principale locomotiva mondiale, più che compensando il progressivo calo della crescita negli Stati Uniti, peraltro ormai caratterizzati da una sensibile perdita di consumer confidence interna, da un calo dei posti di lavoro che comincia a essere allarmante e da una minore credibilità a livello internazionale i cui effetti sui cambi e sui tassi sono già evidenti”.

L’Europa, rileva ancora Tamburi, “sta diventando più attraente per gli investitori e infatti i minori flussi verso il Nord America, che sembrava da almeno tre anni la meta privilegiata di ogni allocazione di liquidità, stanno cominciando ad arrivare da noi, anche perché il dollaro Usa è previsto in ulteriore indebolimento e l’inflazione americana – malgrado tutto – in crescita”.

Qualche primo segno di tali afflussi “può essere visibile nelle quotazioni in Borsa di alcune mid cap europee, tra cui anche alcune partecipate di Tip, ma in queste situazioni – sottolinea il Gruppo che fa capo a Giovanni Tamburi – il mese di settembre è spesso uno spartiacque interessante, per cui nelle prossime settimane si potrà comprendere il livello di strutturalità”.

In questo contesto, prosegue, “il recentissimo summit in Cina va visto come rilevante spostamento del baricentro economico, oltre che politico, delle attenzioni di tutti, proprio perché le crescite e lo sviluppo saranno sempre più trainati da tali Paesi e l’eccessiva focalizzazione sul fronte atlantico dovrà essere ridimensionata. O quanto meno valutata con la dovuta attenzione, anche perché gli incrementi più interessanti dei fatturati nei prossimi anni le nostre aziende assai probabilmente li potranno realizzare proprio in Asia”.

Infine, ottimistiche le conclusioni: “Ciò di cui siamo certi è che la parte fondamentale della nostra attività, cioè gli investimenti effettuati, sia ottima, costituita da imprese forti, leader nei rispettivi comparti e quasi tutte proiettate all’estero sia come produzioni che come sbocchi, tutte poco indebitate, anzi molte con posizioni finanziarie liquide e in ogni caso molto dinamiche, pertanto in grado di capitalizzare al meglio sulle notevoli opportunità che il prossimo futuro potrà offrire, anche in Asia. Per cui continuiamo a guardare con grande interesse ad acquisizioni strategiche e sinergiche come “add on” di quasi tutte le società partecipate, peraltro sempre più bersagliate da offerte rivenienti da private equity con difficoltà a disinvestire e da aziende con strutture patrimoniali deboli”.

“Come Tip – chiude Tamburi – continuiamo a osservare le molte proposte di acquisto che arrivano, ma con un interesse ancora cauto a causa del persistere di pretese valutative che a nostro avviso non incorporano adeguatamente prospettive per noi logiche. Come più volte riportato, continuiamo a credere in una prossima riscoperta delle nuove quotazioni in Borsa, ormai probabilmente dal 2026, come sbocco intelligente, in chiave anche qui strategica, di numerose nostre partecipate”.
E chissà che tra queste non ci possa esserci anche Alpitour.

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