Unioncamere-Isnart, ora i big data integrano l’osservatorio del turismo

03 Agosto 06:00 2018 Stampa questo articolo

Per fare business, le imprese turistiche hanno bisogno di dati sempre più aggiornati e immediatamente disponibili. È quello che emerge da un’indagine condotta dall’Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart) su un campione rappresentativo di imprese italiane alberghiere ed extralberghiere. 

Le imprese turistiche risultano essere cresciute e diventate più consapevoli dell’importanza dei big data e di una corretta gestione dei numeri e delle statistiche per fare business e della necessità del loro utilizzo per la programmazione. Il 53,8% degli imprenditori ritiene utile avere informazioni sulle caratteristiche e i comportamenti dei turisti italiani e stranieri con grandi differenze a seconda delle aree geografiche prese in esame: se per le imprese del nordest (75,7%) e del centro (58,9%) è fondamentale avere dati sulle motivazioni di scelta della vacanza e della destinazione, per quelle del nordovest è più importante conoscere le statistiche sulla tipologia di alloggio scelto (48,9%), mentre quelle del sud e isole optano (48,9%) per i dati su età e condizione economica dei turisti.

«Gli operatori turistici hanno bisogno di programmare le loro attività d’impresa. Per questo le Camere di commercio hanno avviato un nuovo modello di osservazione economica sul turismo sfruttando i big data – ha sottolineato il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli –L’intelligenza artificiale può dare alle imprese strumenti concreti per diventare più competitive e alle Camere di commercio modalità innovative per presidiare la nuova competenza sul turismo attribuita dalla riforma». 

Dall’indagine emerge inoltre che per definire al meglio le strategie commerciali, il 28,7% delle strutture alberghiere ritiene importante avere delle statistiche sul metodo utilizzato dai turisti per organizzare il proprio viaggio (tradizionale o via web), un dato di molto superiore rispetto a quello delle strutture extralberghiere (11,1%). Il 39,8% delle imprese necessita di dati statistici sulla tipologia di alloggio che i turisti italiani e stranieri scelgono per il proprio soggiorno, mentre il 40,9% delle strutture alberghiere ed extralberghiere esprime la necessità di avere indicatori delle risorse del territorio e sulle sue potenzialità, per poter definire al meglio le strategie aziendali: ciò vale soprattutto per il nordovest (40,8%), per il centro (48,2%) e il sud e le isole (43,7%), mentre per le imprese del nordest è più importante un monitoraggio degli eventi nel territorio.

«Come Isnart vogliamo sostenere lo sforzo di Unioncamere per stare sempre più vicino alle esigenze delle imprese e le innovazioni che stiamo introducendo nei nostri sistemi di rilevazione consentiranno di fornire una lettura predittiva sui flussi e sull’economia del settore – ha spiegato il presidente di Isnart Roberto Di Vincenzo – L’Osservatorio del turismo del sistema camerale riuscirà così ad aiutare le imprese ad individuare con maggiore tempestività i propri sentieri di crescita».

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