Usa, sì alle scarpe: non bisognerà più toglierle in aeroporto

Usa, sì alle scarpe: non bisognerà più toglierle in aeroporto
08 Luglio 10:54 2025

Take your shoes off. Quante volte, affannandoci a seguire scrupolosamente, e velocemente, il protocollo ai controlli di sicurezza in aeroporto, ormai convinti di avercela fatta, ci siamo sentiti dire: “Take your shoes off, please”; si tolga le scarpe, per favore. Un obbligo, negli Stati Uniti, dal 2006, cinque anni dopo il fallito attentato di Richard Reid, che si era imbarcato su un volo Parigi-Miami dell’American Airlines con una scarpa imbottita di esplosivo.

NUOVA POLICY?

Per la prima volta in quasi 20 anni, la Transportation Security Administration (Tsa) ha iniziato a permettere ai passeggeri di tenere le scarpe ai piedi, secondo una fonte a conoscenza dei fatti e che ha parlato in condizione di anonimato con il New York Times. L’agenzia non ha annunciato ufficialmente questa modifica e non ha confermato la nuova norma, che sembra essere in vigore in diversi aeroporti degli Stati Uniti, tra cui quelli internazionali di Baltimora/Washington, Fort Lauderdale, Cincinnati/Northern Kentucky, Portland, Philadelphia, Los Angeles e il LaGuardia di New York.

«La Tsa e il Dhs [il dipartimento della sicurezza interna, ndr] sono sempre alla ricerca di modi nuovi e innovativi per migliorare l’esperienza dei passeggeri e il nostro solido approccio alla sicurezza», ha dichiarato un portavoce della Tsa. «Qualsiasi potenziale aggiornamento delle nostre procedure di sicurezza sarà reso noto tramite i canali ufficiali».

CONTROLLI PIÙ RAPIDI

La modifica è stata riportata per la prima volta da Gate Access, una newsletter di viaggio scritta da Caleb Harmon-Marshall, che si definisce un ex agente della Tsa. Ha aggiunto di aver assistito a un lancio soft della nuova politica in un aeroporto e di aver avuto accesso a una nota interna che informava gli agenti al riguardo.

La nuova politica è una notizia positiva per i passeggeri ed era attesa da tempo, ha affermato Harmon-Marshall, in una dichiarazione via e-mail al New York Times. Ha aggiunto che gli agenti saranno ora in grado di controllare i viaggiatori più rapidamente, con gli Stati Uniti alla prova dei grandi eventi, dalle celebrazioni per i 250 anni dall’indipendenza ai Mondiali di calcio. Maggiori fondi per la sicurezza e per il personale doganale arriveranno poi grazie alla legge di bilancio appena promulgata. Con la presidenza Trump, le regole sono le stesse, ma c’è una politica di ‘tolleranza zero’ ai controlli, che può rendere più lente le procedure.

«Dovrebbero sentirsi sollevati sapendo che la tecnologia è progredita così tanto che gli agenti della Tsa possono rilevare delle minacce anche quando le scarpe restano ai piedi delle persone», ha aggiunto Harmon-Marshall. «Ai vecchi tempi, non era così». Finora, l’unica possibilità di tenere le scarpe ai piedi era di partecipare al programma PreCheck della Tsa, che per circa 80 dollari per cinque anni garantiva controlli rapidi.

GLI USA COME L’UE

Sembra dunque avviata alla conclusione una politica che è stata per quasi vent’anni una delle caratteristiche più visibili – e criticate – del sistema di sicurezza aeroportuale statunitense, rafforzato dopo l’11 settembre 2001 e dopo il fallito attentato di Reid. I critici, che hanno a lungo considerato inutile la regola delle scarpe, buona solo per una parvenza di maggiore sicurezza, l’hanno anche criticata per aver allungato i tempi d’attesa ai controlli di sicurezza negli aeroporti statunitensi.

Il cambiamento metterebbe inoltre gli Stati Uniti in linea con la maggior parte degli altri hub aeronautici mondiali, tra cui quelli dell’Unione europea, di Dubai e Singapore, dove in genere i viaggiatori non hanno bisogno di togliersi le scarpe, quando passano i controlli di sicurezza.

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