Viaggio in Puglia per i riti della Settimana Santa di Noicattaro

13 Aprile 06:29 2018 Stampa questo articolo

Tre giorni a Noicattaro, a pochi chilometri da Bari, in Puglia, per assistere agli antichi riti della Settimana Santa, immersi nella natura di un territorio ricco di storia e tradizioni.

«Ore intense, dedicate principalmente alle manifestazioni religiose – spiega il sindaco Raimondo Innamorato – molto seguite dalla popolazione e che negli ultimi anni, per la loro componente emotiva e culturale, stanno interessando anche molte altre genti sia italiane che straniere».

Si parte la sera del giovedì santo, con un grande falò sul sagrato della Chiesa della Madonna delle Lama e la vestizione del primo crocifero, rigorosamente operata dal sindaco: un lungo saio, catene ai piedi scalzi e cappuccio che lascia liberi solo gli occhi. La pesante croce è portata in segno di penitenza e l’uomo, insieme a molti altri incappucciati, attraversa il paese fermandosi per pregare nelle diverse chiese.

Il venerdì, poi, c’è la processione, che dura tutta la notte: la Naca, una specie di culla dove è deposto Gesù morto, viene portata a spalla e accompagnata dalle autorità, da 33 crociferi e dalle associazioni religiose, fino al Sepolcro, nella Chiesa Madre. Si riparte, successivamente, con l’Addolorata, la Madonna vestita di nero, che cerca il figlio fino alla mattina.

Tra le molte chiese del territorio, la chiesetta rurale di S. Maria dell’Incoronata, una piccola costruzione medievale, curata da sempre dalla famiglia De Caro che abita la casa a fianco.  Da sempre, insieme alla vicina pineta, è meta della tradizionale  merenda di Pasquetta, che si svolge il martedì dopo Pasqua.

Possibile, un’escursione naturalistica alla Lama Giotta, così come è interessante andare alla scoperta delle antiche masserie. C’è poi la vite a tendone, per la produzione di uva da tavola: si tratta di una grande risorsa del territorio per qualità e quantità, per la maggior parte esportata, specialmente in Germania, Svizzera e Francia.

Infine, ultimo non di certo per importanza, l’antico teatro all’italiana, il più piccolo del mondo in corso di restauro. E per una piccola gita, ci si può dirigere verso gli scorci di Polignano a Mare.

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Dorina Landi
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