Visit Amalfi, la bussola che gestisce (e non subisce) il turismo

Visit Amalfi, la bussola che gestisce (e non subisce) il turismo
01 Agosto 07:00 2025

Un motore propulsore per la promozione, la comunicazione, l’innovazione e lo sviluppo del prodotto e dell’offerta turistica del territorio di Amalfi. Ad appena due anni dalla sua costituzione – 4 maggio 2023 – la destination management & marketing organization Visit Amalfi è già un punto fermo della Repubblica Marinara.

La sua attivazione, infatti, è una delle azioni centrali del “Piano strategico per la riattivazione e il rilancio turistico post Covid della destinazione Amalfi”, allestito dal destination manager, Josep Ejarque, e promosso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Milano. La dmo opera nel solco della collaborazione pubblico-privata puntando a uno sviluppo turistico sostenibile nel rispetto dell’ambiente, del patrimonio materiale e immateriale.

Tra le azioni intraprese spiccano, in particolare: la creazione del portale di destinazione (www.visitamalfi.info), l’apertura dei canali social Facebook e Instagram, la creazione della rete di destinazione Amalfi Experience, che a oggi conta circa 90 operatori, l’organizzazione di due edizioni (2024 e 2025) di corsi di formazione (inglese, front office, food & beverage, social media management, marketing & management delle attività extra-alberghiere) e attività di Pcto, per sensibilizzare i più giovani verso un turismo più responsabile.

La dmo è stata inoltre parte attiva della riorganizzazione del punto di informazione e accoglienza turistica all’interno dell’Arsenale della Repubblica, sede del Museo della bussola e del Ducato marinaro di Amalfi.

Amalfi Experience è stata promossa nelle principali fiere di settore (Discover Italy, Workshop luxury event by Ttg, Ttg, Wtm, Fitur e Itb) alle quali ha preso parte la Dmo Visit Amalfi in rappresentanza della destinazione e dei suoi operatori.

La dmo guarda già al futuro: sta infatti lavorando ai progetti di segnaletica escursionistica – in collaborazione con il Cai – e di segnaletica turistica intelligente, già fruibile nella versione online del portale di destinazione che offre la geolocalizzazione di 60 attrattori di interesse storico-culturale, naturalistico ed esperienziale situati nel territorio di Amalfi e delle sue frazioni con contenuti multilingue e videoguide Lis.

In chiave overtoturism – fronte che da tempo vede il Comune impegnato a trovare soluzioni – la dmo promuove le aree meno note per favorire la dispersione dei flussi turistici, grazie a sette itinerari con traccia Gps facilmente consultabili dalla sezione “Scopri Amalfi” e disponibili anche sulla piattaforma Komoot.

Proprio attraverso un confronto continuo con la Dmo e i settori comunali, sono state presentate in pubblico, nel settembre 2024, le “11 Azioni” per un turismo più sostenibile, per migliorare la gestione dell’accoglienza e dei flussi turistici.

Inoltre, in occasione dell’ultima assemblea nazionale Anci a Torino, nel novembre 2024, Amalfi ha intrapreso, di concerto con altre realtà turistiche, un percorso per condividere i migliori modelli di gestione delle destinazioni turistiche e individuare nuovi strumenti, anche normativi, per il governo del territorio e dei residenti.

Da questa interlocuzione con Arzachena, Capri, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Pinzolo e Polignano a Mare è nato il summit nazionale “Destinazioni e comunità per un turismo più sostenibile” tenutosi ad Amalfi lo scorso aprile, con un incontro tra i sindaci ed amministratori locali con esponenti del governo e del parlamento, oltre che con tutti gli stakeholder interessati.

L’output è stata la sottoscrizione della “Carta di Amalfi“, che ha portato all’attivazione di un tavolo interministeriale presso il ministero del Turismo dedicato alla gestione e alla sicurezza dei flussi turistici. Il primo incontro, presieduto dai titlari del Turismo e dell’Interno, si è svolto a Roma lo scorso 2 luglio.

PAROLA AL SINDACO

«La dmo – ribadisce il sindaco Daniele Milano – è stata creata dopo l’approvazione di un Piano strategico, con l’obiettivo di adottare scelte per gestire il turismo e non subirlo».

Le 11 Azioni per un turismo più sostenibile restano una base solida, sottolinea Milano. «Puntiamo a tutelare meglio decoro e spazi pubblici, ottimizzare gli arrivi ad Amalfi via terra e via mare, monitorare i flussi con sistemi tecnologici di conteggio e a distribuirli sul territorio. Vogliamo accrescere la consapevolezza nel turista di essere un “residente” temporaneo e, come tale, di prendersi cura della nostra città».

Il confronto tra importanti mete turistiche italiane e le istituzioni, ad aprile, è stato un altro passo importante. «Abbiamo discusso dei temi più caldi per le piccole realtà, scoprendo una grande convergenza da nord a sud dell’Italia. Ed è in quell’occasione che è nata la “Carta di Amalfi” e, dopo appena tre mesi, abbiamo già ottenuto un importante risultato con l’attivazione del tavolo interistituzionale presso il Mitur».

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