Volo Milano-Hanoi: video intervista a Cattaneo (Regione Lombardia)
Decollerà il 1° luglio il volo Milano Malpensa-Hanoi di Vietnam Airlines. Un collegamento importante per l’industria turistica – tre i voli settimanali – approfondito in una video intervista da Raffaele Cattaneo, sottosegretario della Regione Lombardia per le relazioni internazionali, che ha riportato numeri significativi sulla presenza degli imprenditori italiani nel Paese asiatico.
Il primo volo diretto che la compagnia di bandiera vietnamita realizza con l’Italia collega la capitale, Hanoi, con Milano e non con la capitale dell’Italia, Roma. Perché?
«Sì, questo non è un caso ma è anche il frutto della missione che abbiamo avuto con la Lombardia 18 mesi fa in Vietnam e della consapevolezza che i vietnamiti hanno del fatto che il mercato business, e non solo turistico, è prevalentemente qui nel nord Italia, nella catching area di Milano. Ricordo che l’alternativa per i vietnamiti non era Roma ma, piuttosto, quella di rafforzare i voli verso la Germania. Quindi questo è un risultato importante per il nostro Paese che ribadisce anche l’importanza del nostro territorio».
Davanti a una platea di tour operator e di agenzie di viaggi ha parlato degli investimenti italiani in Vietnam, ma anche vietnamiti in Italia.
«Parliamo soprattutto della presenza degli italiani in Vietnam. Lo scorso anno sono stati 157 i progetti italiani di investimento diretto in Vietnam. Ci sono circa 150 imprese stabilmente presenti lì e sono soprattutto imprese manifatturiere. Ma oggi il Vietnam sta diventando interessante anche per il turismo. È una nazione che ha straordinarie bellezze naturali, un patrimonio culturale significativo e n questi anni si è attrezzata anche con strutture ricettive di livello. Dunque noi siamo convinti che il volo diretto sarà un booster, un forte incentivo a rafforzare anche la presenza di turisti italiani e, perché no, anche di investimenti italiani nel settore del turismo in questo Paese. Che, lo ricordo, è uno dei Paesi a più forte crescita di tutta l’Asia. L’economia cresce del 7-8% l’anno e ha raggiunto livelli di qualità interna in tanti fronti, compresi quelli importanti per il turismo. Penso alla cucina e all’hotellerie. Pochi altri Paesi asiatici possono vantare questi risultati».
La crescita economica di questo Paese può anche significare la possibilità che diventi un bacino per il nostro turismo?
«Ovviamente sì. Noi lavoriamo con questi Paesi sempre nella prospettiva del reciproco interesse e siccome qui ci sono numeri importanti, più di 100 milioni di abitanti – una popolazione molto giovane in cui si sta affermando anche una classe ad alto reddito – possono essere fortemente interessanti anche per l’investimento. Ricordiamo che non c’è solo la Cina in Asia. Ci sono anche questi Paesi dell’area Asia che insieme fanno circa 700 milioni di abitanti e che hanno tante realtà ad alto reddito. Non c’è solo Singapore, non c’è solo la Thailandia, ma, appunto, Paesi come il Vietnam e le Filippine dove si sta affermando una classe interessata a viaggiare nel mondo e che, ovviamente, guarda all’Italia come una meta di grande interesse».



