Il dado dei 39 milioni è (finalmente) tratto

Il dado dei 39 milioni è (finalmente) tratto
17 Novembre 11:57 2025

Ultimo (forse) capitolo Covid archiviato. Il ministero del Turismo ha pubblicato il nuovo decreto che riforma parzialmente il provvedimento del 18 marzo 2025 relativo ai contributi (pari a 39 milioni di euro) destinati alle agenzie di viaggi e ai tour operator a valere sul fondo di cui all’articolo 1, comma 366, della legge del 30 dicembre 234/2021. La più discussa e controversa, nonché attesa, tranche di ristori legati alla pandemia

Il decreto – qui il testo integrale – scioglie le riserve sulle domande (parliamo della seconda tranche di aiuti Covid) che risultavano “ammesse con riserva”, e aggiorna l’Allegato A, che si trova in coda al testo, in questo modo: i soggetti ammessi diventano 841; 152 domande sono dichiarate non ammesse per perizia non conforme; 890 domande sono dichiarate non ammesse per mancato riscontro al soccorso istruttorio nei tempi previsti.

All’articolo 2, comma 3, viene comunicato che “anche successivamente alla pubblicazione del decreto, a seguito di controlli, anche a campione, qualora le autodichiarazioni ovvero le perizie rilasciate, contenessero elementi non veritieri, il ministero del Turismo dispone con proprio provvedimento la revoca del contributo assegnato, con recupero delle somme eventualmente corrisposte, maggiorate degli eventuali interessi e fatte salve le sanzioni di legge”.

Le associazioni di categoria, tra cui Fto, invitano operatori e agenzie a verificare la propria posizione nell’Allegato A e a controllare la regolarità del Durc.

Da Enrica Montanucci, presidente Maavi, in particolare arriva un invito ai “suoi” a evitare ulteriori polemiche legate a questa tranche di ristori: “Chi non è stato ammesso è perché non era in regola”, ammonisce. E punto.

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Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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