A Città della Pieve nasce la Carta della bellezza

A Città della Pieve nasce la Carta della bellezza
20 Ottobre 06:34 2021 Stampa questo articolo

La bellezza come opportunità di sviluppo economico e sociale dei territori. Nasce a Città della Pieve la Carta della bellezza, una serie di proposte progettuali concrete, raccolte durante il convegno “Ripartire dalla bellezza”, tenutosi il 16 ottobre a Città della Pieve.

L’evento, organizzato dal Comune di Città della Pieve, Federturismo Confindustria e Associazione Italiana Confindustria Alberghi ha visto gli interventi, tra gli altri, del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del presidente Enit, Giorgio Palmucci, e della presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli.

Focus del dibattito è stata la ricerca “L’economia della bellezza”, elaborata dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, che analizza il contributo complessivo all’economia, dato delle tre diverse dimensioni che compongono il sistema economico italiano della bellezza: il patrimonio storico, artistico e culturale, quello naturalistico e paesaggistico, con i servizi a essi collegati (come trasporti e ospitalità) e la produzione dei settori del made in Italy design-driven.

Un sistema che, complessivamente, contribuisce al Pil italiano per il 17,2% (di cui il 6% deriva dalla fruizione del patrimonio culturale e paesaggistico) e comprende 341mila imprese per un fatturato complessivo annuo di 682 miliardi di euro.

Durante l’evento si è parlato anche del lavoro svolto il 15 ottobre dai “Costruttori della bellezza” e raccontato dal Progettista culturale, Emilio Casalini. Un filosofo, un economista, un’insegnante, un‘imprenditrice, un medico, un ambientalista, un artista, un game designer, un contadino si sono confrontati, per elaborare proposte progettuali concrete che sono confluite nella Carta della bellezza.

«In Italia si respira la bellezza della naturale miscela di arte, paesaggio, natura – dichiara Garavaglia – Anni fa parlare di turismo lento era utopia, pensiero romantico. Oggi il turismo lento corre; e ci riporta nei borghi, anche grazie a cammini, enoturismo, treni storici. Tanti i settori in crescita che hanno un tratto in comune: la riconnessione con la natura, con la bellezza».

«La bellezza rappresenta una vera e propria risorsa strategica per progettare il futuro in modo sostenibile e collaborativo, responsabile e solidale. Da questo presupposto nasce il desiderio di Banca Ifis di puntare un riflettore, attraverso lo studio “L’Economia della Bellezza”, sull’infinito potenziale del nostro patrimonio culturale come punto fondamentale per la ripresa», precisa il vicepresidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio.

L'Autore

Roberta Moncada
Roberta Moncada

Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.

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