Addio a sua maestà Bruno Colombo

Addio a sua maestà Bruno Colombo
08 Febbraio 00:02 2021 Stampa questo articolo

“Arrivederci presidente, ci vedremo nel VentaParadiso”. C’è chi lo saluta così sua maestà Bruno Colombo, classe 1939, manager che con il suo Ventaglio ha fatto la storia del turismo organizzato. Se n’è andato proprio ora, in piena pandemia, e non poteva essere altrimenti: abitare un mondo immobile sarebbe stato insopportabile.

“I have a dream”, recitava Martin Luther King Jr. Ma un sogno ce l’aveva anche lui. “Un sogno all inclusive”, come il titolo del suo saggio scritto per Hoepli nel 2004. Lo sfogliamo in questo buio giorno di febbraio e una luce si accende.

“La storia che ho scritto – si legge nella prefazione – è stata per me una bella storia e spero possa regalare a tutti qualche sorriso e un po’ di interesse. Soprattutto ai giovani vorrei regalare speranza, ottimismo, determinazione, perché è con questi ingredienti che ognuno si costruisce il proprio destino”. Quegli ex giovani, oggi professionisti rampanti, piangono all’unisono il papà-presidente, l’uomo dell’iniziazione, il visionario che da perito agrario divenne re del turismo.

Tra questi il figlio Stefano, oggi exhibition manager di Bit, che in un post su Facebook lo saluta così: “Buon viaggio, Comandante”. Con una “C” che più maiuscola non si può.

A lui, all’intera famiglia, ai colleghi di oggi e di ieri, agli amici più cari, vanno le più sentite condoglianze de L’Agenzia di Viaggi Magazine.

Fermo restando che l’anagramma di Ventaglio – come amava lui stesso ricordare – è longevità. E longeva, se non eterna, sarà la memoria di Bruno Colombo nell’industria turistica italiana.

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Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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