Aeroporti, prove tecniche di dialogo tra Rimini e Forlì

11 Aprile 10:58 2023 Stampa questo articolo

La Romagna intende, almeno sulla carta, fare sistema a livello aeroportuale, con gli scali di Rimini e Forlì pronti a trovare un terreno comune di collaborazione e comunicazione. Al momento, il botta e risposta è però a distanza.

Il primo a parlare è il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad: «Basta, due scali possono coesistere. Sotterriamo l’ascia avendo chiaro cosa fare per non pestarsi i piedi – è la dichiarazione riportata dai media – La Romagna guardi sempre più a uno sviluppo concertato. Non solo sanità, ma anche su temi strategici come Porto di Ravenna, fiera, aeroporti, nuovo invaso idrico».

Pronta la replica di Andrea Gilardi, direttore business aviation, communication & marketing di F.A. S.r.l. – Aeroporto di Forlì.

«Il tema del fare sistema con tutti i protagonisti politico-istituzionali, imprenditoriali e associativi della Romagna è da sempre al centro del nostro panel di relazioni – afferma il manager – Ne è riprova la recente adesione alla Fondazione per il turismo costituita tra più soggetti fra i quali Comune di Cervia, Terme di Cervia, Golf Club Milano Marittima, Cooperativa Bagnini, Cooperativa Atlantide e Consorzio Welcome Cervia».

«Ci siamo dati come obiettivo primario la piena collaborazione-condivisione delle idee progettuali a carattere turistico avanzate dai principali interlocutori del territorio. Più nello specifico e riguardo alle dichiarazioni del sindaco di Rimini, la prima considerazione va nella direzione di una massima disponibilità a incontrarsi e confrontarsi sugli aspetti che riguardano più da vicino le due realtà aeroportuali», promette Gilardi.

«Lo spazio per lavorare senza pestarsi i piedi c’è», aggiunge, citando i dati globali di Iata sul traffico aereo: «Non è un mistero, ho avuto modo di rammentarlo alcune settimane fa in un appuntamento organizzato dal Rotary Cervia-Cesenatico, come le stime di crescita del traffico passeggeri siano importanti: se nel 2021 ha raggiunto un numero di viaggiatori pari al 47% dei livelli del 2019, si prevede che aumenti al 94% nel 2023, al 103% nel 2024 e al 111% nel 2025. Con 1,23 miliardi di spostamenti nel mondo, il turismo continua a crescere e rappresenta un settore fondamentale per il rilancio dell’economia nazionale. Per cogliere tali opportunità è necessario innovare i servizi di mobilità offerti, migliorare l’accessibilità delle destinazioni turistiche, la fruibilità di percorsi alternativi. Crescerà allora anche la domanda di aeroporti medio-piccoli da parte delle compagnie aeree sui quali operare», conclude Gilardi.

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