Agenda Iata sul trasporto aereo:
cosa cambierà nelle agenzie

14 Giugno 10:51 2019 Stampa questo articolo

È fitta l’agenda di impegni delle agenzie di viaggi con la regolamentazione del trasporto aereo e le novità Iata. A partire dalle più recenti, con lo scorso 1° giugno che ha visto l’ingresso della nuova Reso 830d, una risoluzione che impone alle adv, in fase di prenotazione della biglietteria, di chiedere ai clienti i dati di contatto da inserire nel Pnr.

Uno step a cui si aggiungerà quello previsto per il 1° agosto, quando l’Italia entrerà nella fase New Gen Iss, che in sostanza sarà il nuovo Bsp (Billing and Settlement Plan), strumento utilizzato dagli agenti accreditati Iata per concludere i pagamenti. Il nuovo sistema poggia su quattro pilastri e consente di scegliere il profilo più idoneo alle proprie esigenze: c’è Iata EasyPay, metodo che permette di effettuare le transazioni su un modello e-wallet; e ancora i tre format di accreditamento, GoLite, GoStandard e GoGlobal, con il primo che a differenza degli altri non prevede l’uso dei contanti con i vettori; infine, gli strumenti di gestione del rischio finanziario, la Remittance Holding Capacity e la Global Default Insurance.

Il tutto in simbiosi con Tip, acronimo di Transparency in Payments e che sarà il programma che permetterà a ogni compagnia aerea di definire chiaramente la propria politica di pagamento verso le adv, e con l’adeguamento al Payment Card Industry-Data Security Standard (Pci-Dss), relativo al trattamento dei dati delle carte di credito e definito congiuntamente da American Express, Visa, Mastercard, Discover Financial Services e Jcb International.

E ancora gennaio 2020, momento in cui il Bsp diventerà quindicinale, con le agenzie di viaggi italiane che effettueranno i pagamenti al Billing and Settlement Plan (che appunto sarà NewGen Iss) ogni quindici giorni e non più una volta al mese. Fino alla possibile revisione dei Local Financial Criteria, definiti appositamente per ciascun Paese e che potrebbero divenire ancora più severi senza passare per gli accordi bilaterali contenuti nell’Agency Programme Joint Council – qui c’è in ballo anche l’ingresso di Fto – ed escludendo di fatto il parere delle associazioni di categoria delle agenzie, nonostante già adesso siano previsti ingenti costi di fideiussione.

«Iata vuole rivedere i Local Financial Criteria per tutelarsi il più possibile dal rischio di default delle agenzie. Ma chi tutela i passeggeri dai fallimenti dei vettori? Tra l’altro sempre più frequenti», continua a sostenere Alfredo Pezzani, membro Fto ed Ectaa.

Chiudono il cerchio i due regolamenti in fase di revisione in Commissione europea. A partire dal n° 80/2009 (Gds Code of Conduct), che contiene norme (non più in linea con il business attuale, tra l’altro stabilite quando ancora non esistevano metasearch e Ota), in termini di corretta visualizzazione dei voli e relative tariffe nei vari sistemi, a tutela della concorrenza e dei consumatori. Proprio su questa regolamentazione si sta svolgendo una survey per definire una possibile revisione del Code of Conduct per il prossimo autunno.

E, infine, il n° 1008/2008 (Air Service Regulation): qui sarebbero diversi gli aspetti da aggiornare su cui si sta lavorando, come la licenza operativa, le regole di distribuzione del traffico, il leasing, il campo di applicazione delle regole considerando anche le nuove tipologie di servizio come i droni, la ripartizione dei costi e la trasparenza dei prezzi, gli obblighi di servizio pubblico e dei tour operator. «Su questi fronti Ectaa sta supportando la Commissione europea fornendo input provenienti da più Paesi», conferma Pezzani.

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Giulia Di Camillo
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