Agenzie di viaggi in piazza:
decreto Turismo entro il 10 agosto

Agenzie di viaggi in piazza: <br> decreto Turismo entro il 10 agosto
21 Luglio 16:56 2020 Stampa questo articolo

Decreto attuativo sul turismo entro il 10 agosto. Tra i contenuti previsti nel testo, la cassa integrazione retroattiva per il turismo per tre mesi, con speranza di proroga fino a dicembre (e per questo serve l’ok del ministro dell’Economia Gualtieri, ndr); un calcolo diverso del fondo perduto sulla media annua e non sul fatturato mensile; la tassazione spalmata in 5 anni. Sono questi i principali risultati del colloquio durato circa un’ora e mezzo nella sede del Mibact in via del Collegio Romano tra i dirigenti del ministero e la delegazione di agenti di viaggi guidata da Enrica Montanucci, portavoce del comitato Maavi. E c’è stata un’apertura, da parte del dicastero, alle proposte degli agenti di viaggi proprio per la stesura del decreto.

Promesse, «ma non garanzie, a parte la data limite di uscita del decreto» come sottolinea la stessa Montanucci, che però rileva al termine dell’incontro «un’umiltà diversa da quella dei colloqui precedenti. Abbiamo percepito per la prima volta la voglia di venirci incontro». E a questo proposito invita i singoli agenti a mandare «una mail entro 48 ore con le proposte da poter indirizzare al ministero. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per portare un risultato a casa».

Si conclude così la nuova manifestazione degli agenti di viaggi il 21 luglio a Roma – dopo quella del 4 giugno in piazza del Popolo – con la delegazione ricevuta dai dirigenti al termine di una mattinata di proteste. Un’altra piazza questa volta – Ss. Apostoli – per i circa 500 agenti di viaggi arrivati da tutta Italia. «Ci sono 150.000 posti di lavoro a rischio e ci devono dare necessariamente delle risposte», aveva ribadito la portavoce.

Il comitato Maavi è tornato a protestare, questa volta direttamente contro il Mibact per lo stato della categoria. O meglio, contro un nome: Dario Franceschini. È il ministro a catalizzare l’attenzione dei manifestanti. Diventa lui il bersaglio, per via delle promesse fino a oggi non mantenute.

Dalla Sicilia al Trentino, arrivano alla spicciolata – senza farsi scoraggiare dal caldo – fino a raggrupparsi per far sentire la propria voce, tra megafoni, trombette e fischietti. E via via mostrano gli striscioni preparati per l’occasione. Diretti al ministro, come “Franceschini incompetente… Di turismo non ci hai mai capito niente” o “Franceschini incapace. Con te il turismo… riposa in pace”. O direttamente al governo: “Miliardi solo all’Alitalia… E 8mila agenzie a gambe all’aria”. Fino a quelli più personali: “Non mi ruberete la dignità, non mi ruberete i sogni”.

Ai lati della piazza, presidi delle forze dell’ordine, per evitare che tutti i manifestanti si riversino in seconda battuta sotto la sede del Mibact.

Cesare Foà Enrica MontanucciNiente associazioni a supporto degli agenti questa volta, a parte Aidit. Ed è stato il presidente Campania Cesare Foà a parlare: «Questa è la manifestazione degli agenti di viaggi e le associazioni dovevano esserci: mi dispiace che manchino Assoviaggi e Fiavet. Di Astoi c’è qualche delegazione, ma mancano i vertici. Dobbiamo essere tutti insieme perché siamo allo stremo; abbiamo fatto il possibile in questi mesi, di fatto sostituendoci allo Stato».

Tra gli interventi, anche quello di Franco Tura, Mosaico Tour Operator: «Potevamo essere di più in piazza, ma intanto ci siamo – ha sottolineato – Ci hanno promesso la cassa integrazione e se non la prorogano partiranno i licenziamenti con la conseguente disoccupazione. È assurdo, perché allo Stato conviene pagare la cassa integrazione in deroga piuttosto che la disoccupazione».

Tra gli agenti presenti, Pietro Romano, titolare della Mesotour di Palermo, che sottolinea le incertezze e le incognite: «Stiamo vendendo solo mare Italia, pochissime pratiche per Grecia e Spagna, ma la gente ha proprio paura di andare all’estero e restare bloccata. Il problema è che per l’estate qualcosa riusciamo a vendere, ma a ottobre? Come faremo? I clienti ci sarebbero pure, se sapessimo dove mandarli». E questo è un altro dei temi caldi della protesta.

C’è chi è arrivato anche dall’estremo nord, come il 26enne Thomas Tognolatti di Torrefranca Travel, Trentino: «Ci siamo fidati delle parole ma questa volta vogliamo le promesse nero su bianco con tanto di firma – ha detto – scendo in piazza per me, per i colleghi, per le generazioni future. Siamo un settore inesistente, ignorato, mai tutelato e, è brutto dirlo, ma sempre meno in crescendo».

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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