Airbnb, mezzo miliardo di ospiti in dieci anni

27 Marzo 12:25 2019 Stampa questo articolo

Airbnb ha tagliato il traguardo dei 500 milioni di ospiti dal 2008, anno in cui è stata fondata, con ben 23 milioni di viaggiatori accolti in Italia nel solo triennio 2016-2018.

Dai tempi del soggiorno a San Francisco dei primi tre ospiti accolti dai fondatori, Brian Chesky e Joe Gebbia, la community è cresciuta, e ha raggiunto ogni angolo (o quasi) del pianeta. “Oggi – fa sapere l’azienda – sei viaggiatori al secondo effettuano un check in su Airbnb, e in tutto il mondo sono presenti oltre sei milioni di annunci in 191 Paesi e 81mila città. Le proposte presenti sulla piattaforma sono più numerose delle stanze offerte dai sei principali Gruppi alberghieri del mondo. Paragonato a una nazione, sarebbe come se a viaggiare fosse l’equivalente della popolazione dell’intera Unione Europea”.

HOST E GUEST AIRBNB: L’IDENTIKIT. Il 70% di questi viaggiatori appartiene alla generazione dei millennial, e ha speso in totale più di 31 miliardi di dollari in vacanze all’insegna dell’ospitalità in casa. Ma, va detto, l’home sharing non ha età: infatti, dal punto di vista degli host è la fascia over 60 a crescere, con picchi addirittura tra chi supera gli 80 anni. E a livello economico, dal 2008, gli host hanno guadagnato in totale 65 miliardi di dollari.

Il guest Airbnb si conferma sempre più alla ricerca di un’esperienza autentica, lontano dai circuiti turistici tradizionali: nel 2018 solo il 13% dei viaggiatori ha optato per le prime 10 destinazioni disponibili sul portale, contro l’86% del 2009. L’Europa è il continente preferito dove pianificare un viaggio per il 45% della community. Se si considerano invece gli alloggi, questi viaggiatori non si limitano ai soggiorni in casa: le loro scelte lasciano decisamente spazio all’immaginazione. C’è chi vive una vacanza nel verde di una casa sull’albero, in castello, oppure in igloo.

Secondo i dati rilevati da Airbnb, però, gli ospiti continuano ad apprezzare come agli esordi il contatto con l’host: in tutti i continenti, oltre la metà (56%) delle cinque soluzioni più popolari, sono stanze disponibili in case condivise.

Anche in Italia questo trend è confermato. Infatti, l’annuncio più prenotato nel nostro Paese (e al quinto posto tra i più prenotati in Europa) è una stanza in una casa in condivisione: la casa di Martina, a Venezia.

Martina si è trasferita a Venezia per studiare, e ha iniziato a condividere la propria casa dal 2011. Vivendo tra l’Italia e Cuba, aveva già sperimentato questo tipo di ospitalità a L’Avana, dove il trend della casa particular, cioè dell’ospitalità in casa, era già radicato da tempo. Con Airbnb ha colto l’opportunità di proporre questo tipo di ospitalità anche sul mercato italiano.

QUANDO SI PARTE? In Europa le date più richieste sono in corrispondenza delle ferie estive, quindi la notte più prenotata è quella dell’11 agosto, mentre Asia, Africa e Medio Oriente scelgono soprattutto il 31 dicembre.

In America Latina, invece, il picco di prenotazioni è il 1° gennaio. Gli Stati Uniti sono controcorrente, con il 2 settembre (Labor Day) come data più gettonata.

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