Alitalia, il governo promette la cassa integrazione fino al 2023

01 Ottobre 15:15 2021 Stampa questo articolo

Mentre la newco Ita stringe l’accordo con Airbus per rinnovare la flotta, i sindacati dei lavoratori Alitalia hanno incontrato il governo per risolvere il dossier relativo a esuberi e cassa integrazione. Secondo le sigle sindacali il governo si sarebbe impegnato a prolungare la cigs fino al 2023.

«È un primo passo l’assicurazione dei ministeri competenti (Lavoro, Economia, Sviluppo Economico e Trasporti, ndr) che per Alitalia ci sarà la copertura di ammortizzatori sociali e formazione per il mantenimento delle certificazioni e la riqualificazione fino al 2022 con prospettive di estensione al 2023. I dicasteri hanno anche garantito l’impegno politico per accompagnare il processo in atto per il seguito», ha dichiarato Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl.

Il governo avrebbe poi “confermato il finanziamento” per il fondo di solidarietà, ha aggiunto Ivan Viglietti, segretario nazionale Uiltrasporti.

Il tavolo interministeriale riprenderà il prossimo 10 ottobre mentre entro il 5 ottobre ì ci sarà il tavolo per la proroga della cigs, per ora, almeno fino al 2022.

«Noi ci aspettavamo di più. C’è un impegno del ministro a proseguire con una norma per un anno di Cigs ma non risolve la vertenza perché restano troppi lavoratori scoperti. La cassa integrazione per i lavoratori è fino al 2022 con l’impegno per il 2023 – ha detto invece all’Ansa l’esponente dell’Usb, Cleofe Tolotta, al termine del tavolo.

 

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