Alitalia, ok del Cdm alla conversione del prestito-ponte

05 Aprile 13:08 2019 Stampa questo articolo

Un decreto crescita per mantenere a galla Alitalia. L’ultimo consiglio dei ministri, infatti, ha approvato un nuovo decreto legge con 11 nuove norme presentate dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.

Tra queste è stata inserita in extremis la norma che consente di convertire parte del prestito ponte – 900 milioni di euro concessi ad Alitalia nel maggio 2017 – in equity, quindi in un pacchetto di azioni (circa il 15%) della newco che verrà presentata da Ferrovie dello Stato.

È ufficiale, insomma, il via libera all’ingresso del Tesoro come azionista della nuova Alitalia in uno schema, però tutto da definire.  Allo stesso tempo, infatti, è stato dato l’ok alla proroga di un altro mese (dal 31 marzo al 30 aprile) a Fs per la presentazione del piano industriale ai commissari straordinari.

La società guidata da Gianfranco Battisti avrebbe preferito un margine più lungo che coprisse anche il mese di maggio, in modo da avere più tempo per contrarre l’ingresso degli altri soci. Tra il ministero dell’Economia e Finanze (15%), Fs (30-40%) e Delta (10%) resta ancora scoperta un’ampia percentuale che non ha incontrato finora soggetti interessati. Con Cdp, Poste e Fincantieri che hanno più volte ribadito il loro disinteresse all’operazione, al momento sarebbero ancora vive le piste che portano a China Eastern e Atlantia (concessionaria di Autostrade e azionista di riferimento di Aeroporti di Roma).

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