Alta velocità Bari-Napoli, si avvicina l’ok definitivo

18 Novembre 12:45 2019 Stampa questo articolo

Torna di stretta attualità l’Alta Velocità Bari-Napoli, opera che renderà possibile andare in treno da Bari a Napoli in 2 ore e raggiungere Roma in 3 ore. È prevista entro fine anno la conclusione dell’iter autorizzativo per la costruzione della linea ferroviaria dell’Alta Velocità Bari-Napoli, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore. Un’infrastruttura che vale circa 6,2 miliardi di euro.

Si tratta di una delle più importanti opere pubbliche attualmente in fase di costruzione in Italia, che è attesa da più di 15 anni e che dovrebbe essere conclusa e attivata entro il 2026.

L’intervento, strutturato in 9 lotti, prevede la realizzazione di una linea a doppio binario di 121 km e 9 nuove gallerie lunghe complessivamente 63 km, oltre a 25 viadotti della lunghezza totale di 11,7 km. Su questa linea ci saranno 14 nuove stazioni. I bandi relativi agli ultimi lotti saranno pubblicati entro il 2020. L’infrastruttura prevede interventi di riqualificazione e raddoppio delle tratte ferroviarie che oggi sono su singolo binario, oltre alle varianti rispetto ai tracciati esistenti.

Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), del Gruppo Fs, sarà ascoltata il 21 novembre dalla commissione Via del ministero dell’Ambiente per approfondimenti legati alla tratta Orsara-Bovino, nella provincia di Foggia.

Resta inoltre da sciogliere il nodo del tunnel sotto l’Irpinia, nella tratta Hirpinia-Orsara, che è stato di fatto bocciato dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici ad agosto scorso, quando l’organo ministeriale ha parlato di “significative criticità e carenze” e ha chiesto che il progetto fosse “rielaborato e integrato”.

Il percorso per la realizzazione della Bari-Napoli è partito nel 2004, quando le Regioni Campania e Puglia hanno inserito il progetto nella loro programmazione; ha poi subito uno stop nel 2006 perché è saltato l’accordo con Ferrovie dello Stato. Una nuova spinta è arrivata nel 2012 quando il ministro del Mezzogiorno ha firmato un contratto istituzionale di sviluppo. Ma la nomina di un commissario (con il decreto SbloccaItalia) ha dato la vera accelerazione alle procedure, dimezzando secondo Rfi i tempi di progettazione e autorizzativi.

L’opera è fondamentale per lo sviluppo economico del Sud, connettendo rapidamente due aree molto produttive del meridione, ed è importante anche in chiave turistica, permettendo flussi di viaggiatori in tempi rapidi.

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