Assocamping: “Proroga dei mutui e intervento sul credito d’imposta”

24 Marzo 15:01 2020 Stampa questo articolo

Proroga della moratoria sui mutui e ampliamento del credito d’imposta sono le due misure urgenti reclamate da Assocamping Confesercenti, per affrontare la drammatica situazione in cui versa l’intero comparto del turismo all’aria aperta. Per l’associazione gli interventi previsti dal decreto cura Italia per il turismo sono assolutamente insufficienti per il settore ricettivo all’aria aperta, campeggi e villaggi turistici. La richiesta è stata inoltrata al Parlamento, proprio quando inizia l’esame del decreto in Senato.

Monica Saielli, presidente di Assocamping Confesercenti, spiega che «in questo difficile momento si registra un azzeramento totale delle prenotazioni e delle vendite; le moratorie fiscali previste sono inadeguate, un paio di mesi non basteranno per recuperare liquidità. La moratoria dei mutui al 30 settembre è una misura insufficiente, che non tiene conto della complessità della situazione e degli scenari futuri: la stagione estiva quest’anno, restando ottimisti, forse potrà iniziare da giugno ma in assenza di turisti stranieri, mentre le presenze italiane subiranno una drastica riduzione perché la crisi economica causata dalla pandemia sta travolgendo tutti. Per le attività stagionali estive occorreranno minimo 18 mesi per ripartire veramente».

Inoltre Assocamping invoca un intervento sul credito d’imposta sul canone di locazione: «Questo strumento deve essere esteso anche alle strutture ricettive e non solo per il mese di marzo ma fino a quando non si assisterà a un’effettiva ripresa del comparto turistico. Occorre intervenire, inoltre, anche sui tributi locali: è impensabile quest’anno poter pagare la Tari che sul bilancio delle nostre imprese ha un peso notevole. Non è sufficiente una moratoria ma è necessario un suo totale azzeramento».

Inoltre Assocamping interviene anche sull’imposta di soggiorno chiedendo la sua sospensione per tutto il 2020, con il contestuale azzeramento dell’Imu e la sospensione relativa alle fatture delle utenze, poiché senza incassi non ci sono risorse da destinare ai pagamenti.

«È giusto altresì – conclude Saielli – prevedere ammortizzatori sociali anche per i dipendenti stagionali che vedranno slittata la loro assunzione di almeno due mesi e nuove modalità di calcolo della Naspi che tengano conto della storicità del periodo lavorativo di ciascun lavoratore. Anche l’indennità di  600 euro, per i professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, dovrà essere prevista non solo per il mese di marzo ma fino allo stop dell’emergenza sanitaria».

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