Assoviaggi: «Il turismo sia la priorità del nuovo governo»

29 Agosto 13:12 2022 Stampa questo articolo

Il settore turistico deve essere tra le priorità del prossimo esecutivo. È l’appello di Assoviaggi, che con un documento che verrà inviato a tutte le forze politiche che si presentano al voto il prossimo 25 settembre ribadisce il peso e i relativi bisogni del turismo organizzato, che tra l’altro con oltre 11mila imprese coinvolge più di altri settori il mondo femminile.

«Innanzitutto tra le partite della scorsa legislatura ancora da chiudere con urgenza, ci sono i ristori per il turismo organizzato riferiti al 2021 – afferma Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi – Sono passati otto mesi e non sono ancora arrivati, per questo è necessario erogare immediatamente e con giusti criteri i suddetti sostegni. Mentre il rifinanziamento del Fondo unico per il turismo può considerarsi meno di un palliativo: si richiede pertanto un incremento delle risorse da 39 a 250 milioni».

«Inoltre, è entrata in vigore dal 1° gennaio la riforma degli ammortizzatori sociali che prevede la cassa integrazione anche per le imprese con un dipendente, ma molti dei lavoratori del comparto stanno ancora aspettando la cassa integrazione relativa ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 – ha proseguito Rebecchi – Questioni come l’overbooking e le cancellazioni selvagge dei voli, oltre al combinato disposto dell’aumento dei costi generali di esercizio e del personale, minano la ripresa del settore, senza contare il peso dell’indebitamento: per questo servono misure ad hoc».

Il rilancio e il rafforzamento del turismo italiano passano attraverso la progettazione di una governance che veda prioritariamente il mantenimento del ministero del Turismo con portafoglio, così come è necessaria l’immediata semplificazione e armonizzazione delle leggi regionali: «ad oggi, nel nostro Paese, cambiano le modalità e le regole per fare impresa nel settore da regione a regione. È poi indispensabile riattivare il database nazionale Infotrav degli operatori autorizzati a operare nel settore, al fine di eliminare gli effetti distorsivi dell’abusivismo e dare un riferimento certo ai consumatori, così come è fondamentale fare chiarezza sul tema dei requisiti per l’abilitazione all’esercizio della professione di direttore tecnico di agenzia di viaggi con validità su tutto il territorio nazionale», ha aggiunto il presidente.

«Per sostenere la ripresa del turismo organizzato – ha concluso Rebecchi – occorre pensare una misura di decontribuzione fiscale per l’acquisto di pacchetti turistici presso agenzie di viaggi e tour operator italiani, così come avviene per le spese sanitarie, sotto forma di detraibilità e/o credito d’imposta. Altro tema caldo è il rilancio del turismo scolastico dopo la pandemia: per questo chiediamo di rendere permanente il tavolo tecnico operativo presso il ministero del Turismo con il ministero dell’Istruzione, insieme alle principali associazioni di categoria, per affrontare tutte le problematiche relative ai viaggi d’istruzione e soggiorni-studio. Fino al turismo incoming organizzato».

Infine, «restano ancora aperte sul tavolo le questioni della mancata erogazione dei fondi a tutela dei consumatori, così come il tema del rimborso dei voucher che scadranno il prossimo autunno, per i quali Assoviaggi chiede l’istituzione di un fondo per garantire finanziamenti alle imprese del settore, senza esame del merito creditizio, a tasso agevolato a 24 mesi per consentire alle imprese di rimborsare i voucher che scadranno senza essere riutilizzati. Per concludere è necessario ragionare, come previsto per altri settori economici, sull’istituzione di un Fondo permanente per il turismo al fine di rafforzare la resilienza delle imprese del comparto rispetto a nuove possibili crisi sistemiche», ha ribadito Gianni Rebecchi.

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