Balneari, scatta la rivolta: «Emendamento deludente»

28 Febbraio 14:47 2022 Stampa questo articolo

Mobilitazione preannunciata dagli operatori balneari a seguito dell’emendamento definitivo “assai deludente”.

In una nota diffusa in queste ore, i vertici di Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio, commentano il testo dell’emendamento ufficiale che è stato depositato in Parlamento che non contiene nulla di quanto richiesto con insistenza dal comparto balneare per aprire un percorso riformatore.

Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti e Antonio Capacchione, presidente del Sib Confcommercio, si dicono sconcertati e preoccupati: «È incomprensibile che, dopo il confronto con le forze politiche, le nostre richieste non siano state minimamente prese in considerazione da parte della segreteria del presidente Mario Draghi. Sparisce, rispetto alle bozze, persino il riconoscimento del valore commerciale delle aziende. Un emendamento assolutamente riduttivo e inadeguato per il sistema turistico e balneare italiano, che danneggia e mortifica la piccola e media impresa».

Da qui la esplicita richiesta delle associazioni di rappresentanza di un urgente correttivo: «Chiediamo che il Parlamento intervenga per modificare in modo sostanziale l’emendamento – evidenziano Rustignoli e Capacchione – Ci auguriamo l’apertura di un percorso riformatore strutturale che intervenga su tutta la materia complessa del demanio marittimo e non si limiti alle sole evidenze pubbliche. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti: ognuno faccia la propria parte, noi siamo pronti a collaborare per arrivare a un provvedimento migliore e più equilibrato, senza perdere ulteriore tempo. Quello che leggiamo ci lascia assolutamente amareggiati. La categoria, per quello che riguarda Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio, ovviamente, da subito, è in mobilitazione. Ci riserviamo di valutare nei prossimi giorni con i nostri organi direttivi le forme di protesta adeguate a questa situazione veramente difficile».

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