Best Countries, cultura e cibo salvano l’Italia

31 Gennaio 15:48 2018 Stampa questo articolo

Alla 14ª edizione del World Economic Forum di Davos, che si è concluso nei giorni scorsi, è stata resa nota il consueto ranking Best Countries, con l’Italia tra luci e ombre. Nella sezione travel e cultura il nostro Paese primeggia con i suoi 53 siti Unesco e grazie alla sua “influenza culturale”, ambito in cui la leadership del Belpaese è tuttora riconosciuta a livello internazionale. Scala di una posizione quando si parla di appeal turistico, dove l’Italia è al secondo posto tra le mete più ambite nel 2018, dietro solo al Brasile. Secondo gradino del podio anche nella classifica delle migliori destinazione per viaggiatori single, dopo la Spagna.

Ma c’è un altro primato, affatto trascurabile. Nell’Anno del Cibo dichiarato dal Mibact, l’Italia è al primo posto nel ranking del food. Una notizia accolta con entusiasmo da Coldiretti: “Abbiamo sbaragliato la concorrenza di 80 nazioni che rappresentano circa il 95% del Pil mondiale. La cucina regionale italiana ha ispirato gli chef a livello globale e ha conquistato le menti, i cuori e lo stomaco di tutto il mondo”.

Meno positivi, invece, gli altri ranking riguardanti business, qualità della vita e sviluppo servizi, dove l’Italia occupa solo la 15ª posizione.

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