Blue Panorama, scatta il licenziamento collettivo

Blue Panorama, scatta il licenziamento collettivo
05 Giugno 10:31 2023 Stampa questo articolo

Dopo la liquidazione giudiziale arriva il licenziamento collettivo, uno degli ultimi atti della ormai ex compagnia aerea italiana Blue Panorama.

In attesa della prima udienza dei creditori sullo stato passivo, attesa per il 26 giugno prossimo, Blue Panorama Spa in liquidazione giudiziale dal 15 dicembre scorso – dopo il fallimento delle trattative per la vendita al fondo Bateleur Capital e la mancata ammissione al concordato – ha avviato la procedura per il licenziamento collettivo dei 221 dipendenti che al momento sono in cassa integrazione.

LEGGI QUI TUTTI GLI ARTICOLI SUL CASO BLUE PANORAMA

Sfuma, quindi, una volta per tutte anche l’ultima ipotesi di un eventuale acquisizione last minute da parte di alcuni investitori che avevano dimostrato interesse per Bpa nella prima parte del 2023.

Addio alle licenze

Anche il Coa – Certificato di operatore aereo – è ormai perduto visto che Enac non ha più rinnovato la sospensione decretandone ormai la definitiva chiusura.

La richiesta di licenziamento collettivo sarà ora al centro di un ulteriore tavolo di trattativa con i sindacati, nonostante la soluzione più probabile veda la compagnia aerea del Gruppo Uvet, guidato da Luca Patané, attivare la procedura in concomitanza con la fine del periodo di cassa integrazione (20 dicembre 2023).

Il lavoro dei commissari

La richiesta, firmata dai tre commissari giudiziali (Claudio Ferrario, Valeria Ornaghi e Salvatore Sanzo), è datata 23 maggio e prevede il licenziamento collettivo (tra piloti, assistenti di volo e di terra e impiegati) di 116 lavoratori basati a Roma Fiumicino, 89 a Milano Malpensa, 13 presso la sede di Somma Lombardo e tre unità presso gli uffici di Milano.

All’avvio della cassa integrazione, lo scorso 20 gennaio, i lavoratori erano 256 ma nel frattempo sono scesi a 221 per effetto di alcune dimissioni volontarie.

Nel frattempo, i commissari procedono anche alla vendita degli altri asset dell’azienda (attrezzature, pezzi di ricambio, automezzi, etc); mentre l’udienza del 26 giugno relativa ai creditori dovrebbe affrontare prima di tutto lo stato passivo relativo ai fornitori. Per quanto riguarda i crediti dei dipendenti, occorrerà aspettare ulteriori nuove convocazioni.

Il nodo degli aiuti di Stato

Nel ruolo di creditore, però, dovrebbe rientrare anche lo Stato Italiano. Lo scorso 24 maggio, infatti, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha annullato la decisione della Commissione Ue che aveva approvato i 130 milioni di euro ricevuti da tre compagnie aeree (Air Dolomiti, Neos e Blue Panorama) per compensare i danni dovuti alla pandemia da Covid-19.

La bocciatura della Corte, su ricorso presentato da Ryanair e al netto di un eventuale contro-ricorso della Commissione Ue, prevede quindi la restituzione da parte di Blue Panorama di circa 40 milioni di euro di aiuti Covid allo Stato.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

Guarda altri articoli