Ue, bocciati gli aiuti Covid
alle compagnie aeree italiane

24 Maggio 13:12 2023 Stampa questo articolo

Tegola sugli aiuti Covid che il governo italiano aveva concesso nel 2020 alle compagnie aeree italiane. La Corte di giustizia dell’Unione europea ha infatti annullato la decisione della Commissione Ue in seguito a un ricorso presentato da Ryanair.

Come nel recente caso della bocciatura degli aiuti a Lufthansa, quindi, la Corte ha bocciato i 130 milioni di euro ricevuti da tre compagnie aeree (Air Dolomiti, Neos e Blue Panorama) per compensare i danni dovuti alla pandemia.

Con il decreto Rilancio del 19 maggio del 2020, infatti, il governo guidato da Giuseppe Conte aveva istituito il Fondo di compensazione danni settore aereo: “tra i criteri previsti per ottenere l’aiuto c’era quello di applicare ai dipendenti con base di servizio in Italia un trattamento retributivo pari o superiore a quello minimo stabilito dal contratto collettivo nazionale del trasporto aereo”, riporta il giornale Avvenire.

La Commissione a dicembre dello stesso anno aveva autorizzato gli aiuti senza avviare il cosiddetto procedimento d’indagine formale, come invece è previsto per gli aiuti di Stato. È probabile, ora, che il tema diventi oggetto di un ulteriore battagli alegale con ricorsi e contro-ricorsi. Nel frattempo però la decisione della Corte Ue potrebbe costringere l’Italia a chiedere indietro i soldi alle compagnie aeree. Blue Panorama, però, è finita prima in concordato e poi in liquidazione giudiziale.

Ryanair festeggia ancora, quindi, nella sua personale battaglia contro gli aiuti di Stato concessi durante la pandemia; e accoglie con favore la sentenza della Corte di giustizia.

Un’altra vittoria di Ryanair

“Mentre la crisi pandemica ha causato gravi danni a tutte le compagnie aeree, molti governi nazionali, tra cui l’Italia, si sono precipitati a lanciare schemi di sussidi discriminatori limitati alle proprie ex compagnie di bandiera, ignorando altri vettori che contribuiscono all’economia e alla connettività dell’Unione Europea. Ryanair è la più grande compagnia aerea in Italia, ma è stata esclusa da questo piano da parte del governo italiano”, sostiene la nota del colosso irlandese.

“La sentenza odierna, che fa seguito ai recenti annullamenti da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea delle autorizzazioni illegali da parte della Commissione europea di un pacchetto di aiuti di 6 miliardi di euro a Lufthansa e di 1 miliardo di euro a Sas, è una vittoria per il mercato interno – ribadisce Ryanair – La sentenza odierna conferma che la Commissione deve agire da garante della parità di condizioni nel trasporto aereo e non può approvare aiuti di Stato discriminatori sotto la pressione politica dei governi nazionali”.

Ryanair, che ha una quota di mercato in Italia del 40% ed è il primo Gruppo di compagnie aeree in Europa, solleva un ulteriore tema: “durante la pandemia di Covid-19 oltre 40 miliardi di euro di sussidi statali discriminatori sono stati erogati alle compagnie di bandiera dell’Ue. A meno che non vengano fermati dai tribunali dell’Ue in linea con la sentenza odierna, questi aiuti di Stato compulsivi distorceranno il mercato per i decenni a venire”.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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