Blue Panorama, via libera al concordato: a rischio 620 lavoratori

10 Dicembre 10:46 2021 Stampa questo articolo

Il Tribunale di Milano ha ammessa la compagnia aerea del Gruppo Uvet, Blue Panorama-Luke Air Blue alla procedura di concordato con riserva, richiesta lo scorso 28 ottobre, il giorno dopo la messa a terra di tutti gli aerei. Lo hanno annunciato i sindacati che nella mattina del 9 dicembre hanno protestato davanti alla palazzina Enac di Malpensa.

Secondo quanto riporta il quotidiano online Malpensa24 ora il vettore ha tempo fino al 28 febbraio per cercare una soluzione di rilancio. Nel frattempo, però, il 31 dicembre scade la cassa integrazione in deroga e le sigle dei lavoratori sono preoccupate per la sorte dei 620 lavoratori quasi tutti basati a Milano Malpensa e Roma.

I sindacati confederali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) hanno quindi richiesto ai vertici di Blue Panorama un incontro urgente. “Vorremmo sapere se è stata richiesta al giudice incaricato l’autorizzazione al pagamento delle retribuzioni pregresse –  scrivono nella lettera ufficiale inviata ai due commissari, Claudio Ferrario e Salvatore Sanzo – Inoltre vorremmo portare alla vostra attenzione l’imminente scadenza della cassa integrazione in deroga al 31 dicembre”, riporta sempre il quotidiano di Malpensa.

Secondo Massimo Legramandi di Ugl, infine, ci sono «due stipendi arretrati più una serie di problemi irrisolti. Abbiamo espresso la necessità urgente di aprire un tavolo di concertazione per capire la situazione e lavorare insieme verso la continuità aziendale e la proroga degli ammortizzatori sociali».

La compagnia aerea di Luca Patané è sotto la lente dell’Antirust che lo scorso 7 dicembre, ha annunciato di aver  riscontrato pratiche commerciali “scorrette e omissive” da parte del vettore (e anche di Volotea, ndr) riguardo al rilascio dei voucher e alla possibilità di ottenere il rimborso in denaro del costo del biglietto aereo a seguito delle cancellazioni post-Covid.

L’eventuale multa che Blue Panorama sarà costretta a pagare potrà variare da un minimo di 10mila euro a un massimo di cinque milioni. La compagnia ha un mese di tempo per far pervenire all’Antitrust scritti difensivi e documenti e il procedimento dovrà concludersi entro centoventi giorni dalla data di comunicazione del provvedimento.

 

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