Capitale italiana della Cultura 2026: dieci finaliste, a marzo il verdetto

Capitale italiana della Cultura 2026: dieci finaliste, a marzo il verdetto
14 Dicembre 07:00 2023 Stampa questo articolo

Il ministero della Cultura ha comunicato che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute. Alla fase finale della selezione parteciperanno Agnone (Isernia) “Fuoco, dentro. Margine al centro.”, Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”, Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”, L’Aquila: “Città Multiverso”, Latina: “Bonum facere”, Lucera (Foggia): “Crocevia di Popoli e Culture”, Maratea (Potenza): “Il futuro parte da un viaggio millenario”, Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”, Treviso: “I Sensi della Cultura” e l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”.

Le finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di 1 milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.

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Andrea Lovelock
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