Cervinia reloaded: salta il cambio nome in Le Breuil

Cervinia reloaded: salta il cambio nome in Le Breuil
01 Dicembre 10:29 2023 Stampa questo articolo

Cervinia back-to-back. È durata sì e no 24 ore la querelle sul ripristino dell’antico nome francese, Le Breuil, in luogo di quello con cui la località sciistica valdostana è nota in tutto il mondo. Un ritorno al passato che aveva scontentato tutti, tranne i proponenti ovvio, in virtù di un decreto regionale. Così, dopo un accapigliamento generale andato in scena dalle Alpi a Scilla, con la scontata partecipazione di ministri e politici di turno, la giunta comunale di Valtournenche ha dichiarato la resa ed è arrivato l’annuncio che ha riportato la pace: «È stato riavviato l’iter per la ridefinizione del toponimo, nessuno voleva cancellarlo», ha confermato la sindaca Elisa Cicco, che ha innestato la retromarcia e si è precipitata di gran carriera ad Aosta per incontrare il governatore, Renzo Testolin. Et voilà, come per magia dal cilindro valdostano rispunta Le Breuil-Cervinia: orfano del nome italiano, risalente al Ventennio, Le Breuil è durato appena un paio di mesi.

Come racconta Il Corriere della Sera, a fronteggiare residenti, negozianti e operatori turistici inferociti di Cervinia – «Sarebbe stata una follia», urlano in coro – è rimasto l’ex sindaco Jean-Antoine Maquignaz, che l’anno scorso aveva approvato la delibera. Fondata su quali basi? L’iter per il cambio del nome, spiega ancora il Corsera, era iniziato nel 2011, su richiesta dell’Agenzia delle Entrate, per fare chiarezza sull’anagrafe fiscale dei contribuenti. Il via libera definitivo era arrivato ad aprile scorso, seguito dalla ratifica della Regione a settembre.

Brinda idealmente all’annuncio il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, capofila del Risorgimento cerviniano: «Felice che Comune e Regione siano tornati sui loro passi anche grazie al nostro intervento: Cervinia è il nome che rappresenta l’Italia nel mondo e di cui andiamo fieri».

Tutto è bene quel che finisce bene, insomma: ieri abbondante nevicata e i turisti, come sempre, affolleranno la perla ai piedi del Cervino. «Allegria», avrebbe gridato con il suo inconfondibile stile Mike Bongiorno, che qui era di casa. Si spengono le luci, il caos è già un ricordo. Resta però un filo d’imbarazzo per una storia che andava gestita con meno foga e più serenità da parte di tutti: come si dice in valdostano “Quer pasticciaccio brutto?”.

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

Guarda altri articoli