Cina, la ripresa del travel alla prova della Golden Week

28 Settembre 09:14 2020 Stampa questo articolo

Sarà la seconda importante prova per il turismo cinese dallo scoppio della pandemia, la settimana di festa nazionale che va dal 1° all’8 di ottobre, nota come Golden Week. In quei giorni, verrà celebrata la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1° ottobre 1949), che quest’anno coincide con la “Festa di Metà Autunno”, motivo per cui ci saranno otto giorni di vacanza, anziché i canonici sette.

Dopo i 115 milioni di viaggi domestici registrati lo scorso maggio per la Festa dei Lavoratori, gli operatori sperano adesso di raggiungere, se non superare, il record dello scorso anno di 782 milioni di viaggi nazionali registrati durante la Golden Week. E a giudicare dai dati disponibili, le aspettative dovrebbero non essere disattese. L’industria alberghiera cinese continua infatti a tornare ai livelli di performance pre-pandemia, registrando in molti casi anche tassi di occupazione superiori di quasi il 9% rispetto al 2019.

Inoltre, secondo il sito web di prenotazione di biglietti ferroviari 12306.cn, i treni ad alta velocità per alcune tratte – come la Pechino-Harbin o la Pechino-Changsha – sono andati quasi tutti esauriti soltanto dopo poche ore dalla messa in vendita online avvenuta lo scorso 2 settembre.

Del resto, anche il settore aereo è in netta ripresa, soprattutto nell’ultimo trimestre: è quanto emerge dai dati dell’Hsbc Research Institute, e dalla società di analisi dati Forward Keys, secondo cui gli arrivi nazionali negli aeroporti cinesi già ad agosto hanno raggiunto l’86% dei livelli del 2019. Secondo la piattaforma di prenotazioni online Qunar, poi, nonostante le tariffe aeree medie anno su anno siano diminuite da 145$ a 132$ a causa di politiche scontistiche e promozioni, le vacanze di ottobre potrebbero vedere 15 milioni di voli interni, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno.

Se tutte le previsioni positive riguardano principalmente il turismo interno, sul fronte degli arrivi internazionali, la linea prudente del governo di Pechino rimane. Lo dimostra il fatto che, proprio pochi giorni fa, ad una conferenza stampa del Centro per la Prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino, il direttore Wang Quanyi ha dichiarato che la Cina continuerà a prendere misure forti per prevenire nuovi focolai e casi di ritorno, e ha chiesto ai cittadini di non lasciare il Paese, «se non strettamente necessario».

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L'Autore

Roberta Moncada
Roberta Moncada

Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.

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