Cinque miliardi per il turismo
da Banca Intesa Sanpaolo

11 Gennaio 15:36 2018 Stampa questo articolo

Arrivano i soldi: 5 miliardi di euro in tre anni stanziati da Banca Intesa San Paolo per avviare linee di credito a disposizione delle oltre 550mila imprese del comparto turistico italiano. Il Gruppo bancario si impegna a erogare crediti nell’ottica di una sorta di patto per il Turismo 4.0 con il Mibact, rendendo ammissibili i benefici del superammortamento e iperammortamento per la digitalizzazione e per i progetti di riqualificazione e ristrutturazione, dando sostegno agli aggregati di imprese con iniziative di sostegno mediatico e operazioni formative per la crescita manageriale di varie figure professionali.

«Un’opportunità importante ora che il settore ha un quadro di riferimento costituito dal Piano Strategico del Turismo e che il governo ha avviato una serie di incentivi, bonus e tax credit – ha detto il ministro Dario Franceschini – Con questo plafond il settore privato può e deve fare la sua parte. Anche perché se altri settori devono pianificare come uscire dalla crisi, il turismo è uno dei pochi che ha di fronte ben altra sfida, ovvero governare la crescita impetuosa che ci si aspetta nei prossimi anni. E per farlo in modo adeguare bisogna investire in digitalizzazione, organizzazione dell’offerta, riqualificazione delle strutture ricettive e formazione».

Tutti ambiti dove l’operazione Intesa Sanpaolo potrà giocare un ruolo decisivo, come ha sottolineato Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori: «Mettiamo a disposizione questo plafond, che è un grosso sforzo finanziario per il nostro Gruppo, per dare al turismo l’occasione di valorizzare progetti per il piano Industria 4.0. Se il 70% delle imprese interpellate dal nostro centro studi ha chiesto a viva voce crediti a medio-lungo termine, con questo stanziamento daremo una risposta adeguata».

Non a caso il direttore Turismo del Mibact, Francesco Palumbo, ha voluto evidenziare che «Tale sostegno arriva in un momento molto positivo per il turismo italiano con incrementi degli arrivi, ma soprattutto della spesa turistica degli stranieri, cresciuta del 7% in un solo anno. Ora bisogna lavorare insieme per prolungare i pernottamenti e qualificare meglio i flussi turistici».

Un tema caro al ministro Franceschini, il quale ha sempre sostenuto che l’Italia, tra le prime cinque destinazioni preferite al mondo, deve ora pensare adun turismo d’alta gamma e a soggiorni esperenziali più lunghi.

Il protocollo d’intesa firmato da Mibact e Intesa Sanpaolo servirà anche a ottimizzare la comunicazione di questa operazione di credito sul territorio, con un gruppo di lavoro già predisposto e condiviso con le Regioni e incontri sui vari territori da promuovere insieme al comparto privato.

Una fotografia del turismo italiano arriva dal Centro Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, con Gregorio De Felice che ha sottolineato: «È un’industria che vale 185 miliardi di euro, con un volume superiore a quello del sistema bancario e assicurativo messi insieme. Se a questo aggiungiamo le previsioni di crescita del turismo internazionale da qui ai prossimi anni, si delinea un’opportunità enorme per l’Italia, forte di un’offerta assai diversificata, dal turismo balneare a quello sportivo, da quello religioso a quello naturale, passando per città d’arte ed enogastronomia. Ma ci sono anche fattori critici come la burocrazia e il passaggio generazionale che rappresentano ostacoli per le imprese turistiche. Da qui l’esigenza di accompagnare le aziende verso una crescita mirata a un concreto sviluppo del comparto».

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Andrea Lovelock
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