Cosa cerca il big spender: la ricerca di Inspirato

08 Maggio 07:00 2018 Stampa questo articolo

Il loro budget di spesa si aggira intorno ai 10mila dollari a vacanza. E la media, per ciascun cliente, è di due viaggi l’anno. Si tratta per lo più di businessman che partono con la famiglia, ma anche con gli amici “condividendo” location di charme, dopo essersi affidati allo stesso operatore per le trasferte di lavoro. È il target di riferimento di Inspirato, t.o. made in Usa, il cui cofondatore Brian Corbett (nella foto) svela a L’Agenzia di Viaggi Magazine i segreti dell’organizzazione e vendita di viaggi e alloggi d’alta gamma. Una parabola che va ben oltre gli States.

Partiamo intanto dalla California, zoccolo duro del business dell’operatore. Qual è la tendenza dei viaggi di lusso negli Stati Uniti? «Oggi più di ieri – ci dice Corbett – cresce la fetta di clientela che ama viaggiare, non solo con la propria famiglia, ma anche con gruppi di amici: la condivisione di castelli, case e ville sta diventando un modo molto apprezzato di vivere la vacanza e questo ci consente di proporre location con ampi spazi. Si amplia anche la gamma di attività sportive e ludiche, salvaguardando i momenti dove esaltare le tipicità e le autenticità dei territori, sempre molto richieste». Da qui escursioni personalizzate che sono una vera esperienza di viaggio-scoperta».

Inspirato, che si comporta come un club, si è specializzato in programmazioni esclusive, inventando un vero e proprio programma di membership con centinaia di famiglie altolocate statunitensi, soprattutto californiane, a cui proporre viaggi con escursioni personalizzate – come le spedizioni in Antartico – e sistemazioni al top negli angoli più esclusivi del mondo. Ma, su tutto, è l’esperienza “unica” che vince. Non basta, dunque, proporre location di lusso? «Gli alloggi – spiega Corbett – stanno diventando sempre più piattaforme su cui costruire esperienze, consentendo l’accesso speciale a luoghi e attività inediti, visite personalizzate di luoghi storici, guide professionali ma confidenziali». E senza dubbio una delle priorità è l’enogastronomia. «Non a caso, accanto alle nostre destinazioni più gettonate come Los Cobos in Messico, Beaver Creek in Colorado, troviamo molte location europee e italiane, in particolare in Toscana, Umbria, Sicilia», aggiunge il manager.

Un passaggio cruciale è la fedeltà dei clienti d’alta gamma, vero punto di forza di Inspirato. «Il tasso di fidelizzazione dei membri è il nostro successo operativo: oltre l’85% torna l’anno dopo», fa sapere Corbett. Il segreto è nella gamma di servizi a cinque stelle, prima e durante il viaggio. C’è poi una linea di comunicazione ben precisa con i membri: «Acquisiamo informazioni sulle loro preferenze, i loro gusti, con colloqui one to one, ma anche attraverso email, social media e dem».

Su tutto c’è il brand, che si declina nel senso di appartenenza al club: «Aderire a Inspirato – conclude Corbett – significa far parte di una comunità di viaggiatori che la pensano allo stesso modo. Organizziamo eventi per “fare rete”, consentendo ai clienti di confrontarsi sui propri viaggi anche da casa, quando lo desiderano».

Tra i viaggi più originali, quello confezionato per una famiglia da 18 persone: «Ci hanno chiesto di organizzare una reunion indimenticabile. Abbiano scelto Parigi, con sistemazione al Four Seasons George V, cene con tipicità francesi, visite con full immersion storico-culturale su bateau mouche lungo la Senna con tanto di chef e sommelier a bordo».

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Andrea Lovelock
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