Cuba, turismo ko. E Trump prepara una nuova stretta

Cuba, turismo ko. E Trump prepara una nuova stretta
02 Luglio 08:51 2025

Donald Trump ha firmato un memorandum presidenziale che potrebbe portare a una nuova stretta su Cuba. Il presidente statunitense ha incaricato i suoi ministri di riesaminare entro 30 giorni la politica verso l’arcipelago, con l’obiettivo di rafforzare le sanzioni.

La Casa Bianca ha affermato che applicherà in modo più rigoroso l’attuale stop al turismo, che permette comunque 12 categorie di viaggio, tra cui visite familiari e didattiche, progetti umanitari e competizioni sportive. Il nuovo memorandum afferma che il rispetto della politica vigente sarà garantito attraverso controlli periodici e «l’obbligo di conservazione dei registri di tutte le transazioni relative ai viaggi per almeno cinque anni». Vieta inoltre ai cittadini statunitensi di fare affari con Gaesa, un conglomerato gestito dall’esercito cubano che possiede molti degli hotel cubani.

Il turismo è una delle principali fonti di ricavi per il governo cubano, ma il numero di visitatori è notevolmente diminuito a causa dell’aggravarsi della carenza di risorse sull’isola caraibica e delle continue interruzioni di corrente a livello nazionale.

Il memorandum punta poi a contrastare una rete di aziende presumibilmente gestite dall’esercito dell’Avana in violazione delle sanzioni statunitensi, ordinando al segretario di Stato di identificare le entità che conducono, direttamente o indirettamente, transazioni finanziarie a beneficio dei servizi militari e di intelligence cubani.

LINEA INTERROTTA

La mossa non è una sorpresa, dato che Trump aveva già dichiarato di voler revocare l’allentamento delle sanzioni e delle altre restrizioni nei confronti di Cuba, deciso durante i mandati dei presidenti democratici Barack Obama e Joe Biden. Nei giorni precedenti alla fine del suo mandato, Biden aveva deciso di revocare la designazione di Cuba come Stato sponsor del terrorismo. Il memorandum di Trump «sostiene l’embargo economico contro Cuba e si oppone alle richieste delle Nazioni Unite e di altri forum internazionali per la sua revoca».

Da Cuba è arrivata la risposta del ministro degli Esteri, Bruno Rodriguez: «Il memorandum presidenziale contro Cuba pubblicato dal governo degli Stati Uniti rafforza l’aggressione e il blocco economico che punisce l’intero popolo cubano e costituisce il principale ostacolo al nostro sviluppo», ha scritto su X. «È un comportamento criminale che viola i diritti umani di un’intera nazione», ha aggiunto.

TRAVEL RESTRICTIONS

L’amministrazione Trump ha anche inserito Cuba fra i Paesi soggetti a maggiori restrizioni per i visitatori e ha revocato le protezioni legali temporanee dall’espulsione per circa 300.000 cubani. Trump ha poi annunciato restrizioni sui visti per i funzionari cubani e stranieri coinvolti nelle missioni mediche di Cuba, che il segretario di Stato, Marco Rubio, ha definito «lavoro forzato». In un’intervista ad Associated Press, il vice ministro degli Esteri cubano, Carlos Fernandez de Cossio, ha accusato gli Stati Uniti di cercare di screditare le missioni mediche e ha criticato il cambiamento di politica che accoglieva i cubani negli Stati Uniti. Rubio, la cui famiglia ha lasciato Cuba negli anni ’50 prima della rivoluzione comunista che ha portato al potere Fidel Castro, è da tempo un sostenitore delle sanzioni contro l’arcipelago.

IL CROLLO DEL TURISMO

Intanto, crolla il turismo a Cuba. Nei primi cinque mesi del 2025, il Paese ha accolto 862.343 turisti internazionali, con un calo del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo riferisce l’Istituto nazionale di statistica e informazione (Onei). La flessione interessa tutti i principali Paesi di provenienza.

Il Canada, storicamente primo mercato per numero di visitatori, ha registrato un calo del 28,5%, passando da oltre 541.000 a 388.000 arrivi. Ancora più netta la contrazione del turismo russo, in calo del 45,5%, con 56.089 visitatori. Anche Stati Uniti, Germania, Francia, Messico, Argentina, Spagna e Italia hanno segnato una riduzione dei flussi rispetto al 2024. Alla luce di questi dati, appare sempre più difficile il raggiungimento dell’obiettivo del governo cubano di 2,6 milioni di turisti nel 2025. Dopo il picco del 2018 con 4,6 milioni di visitatori, il comparto non è riuscito a tornare ai livelli pre-pandemia. Nel 2024, gli arrivi si sono fermati a 2,2 milioni.

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Patrizio Cairoli
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