Dagli impianti di risalita ai treni panoramici: fattore trasporti ad alta quota

Dagli impianti di risalita ai treni panoramici: fattore trasporti ad alta quota
09 Maggio 12:00 2023 Stampa questo articolo

È relax, attività outdoor, benessere. In due parole: bella e accessibile. È la montagna estiva, sempre più declinata secondo le molteplici necessità dei suoi visitatori. Mai come in questi anni, sull’onda dei nuovi trend post Covid, l’offerta si è diversificata e arricchita: dal trekking alle Spa, dalle attività outdoor ai percorsi culturali, gli alberghi e i resort in alta quota presentano oggi un carnet di attività per tutti i gusti e tutte le età.

Proposte che, però, impongono l’efficientamento dei collegamenti, da quelli ferroviari a quelli funiviari, in quota. E per la stagione estiva 2023 le novità, soprattutto tra gli impianti di risalita, non mancano: a partire dall’avveniristica funivia Matterhorn Glacier Ride II che verrà inaugurata a fine giugno e collegherà Cervinia a Zermatt; una traversata di 1,6 km fino a 3.800 metri di altitudine, costata ben 60 milioni di euro e che da luglio collegherà in quattro minuti il Piccolo Cervino al Plateau Rosa. Intanto, su un altro versante alpino è da segnalare la Cortina Skyline, del comprensorio di Cortina d’Ampezzo, operativa dal prossimo luglio fino al 10 settembre: la cabinovia, inaugurata nel dicembre 2021, unisce le Tofane (Son dei Prade) e le Cinque Torri (Bai de Dones) sviluppandosi su un tracciato di quasi cinquemila chilometri percorribili in circa 15 minuti.

Un tangibile impegno confermato da Valeria Ghezzi, presidente di Anef, l’associazione nazionale esercenti funiviari: «Stiamo investendo davvero tanto ed è di- ventato un must per poter sviluppare la stagione estiva, perché c’è un potenziale immenso rispetto all’inverno, stagione quest’ultima che può contare solo su una clientela matura. Così si può avere una doppia stagione rispetto al prodotto mare. Una tendenza che tra l’altro troviamo sia sulle Alpi, che sugli Appennini. Il tema delle grandi infrastrutture ha un valore strategico ma – aggiunge subito Ghezzi – per spingere l’estate e dare un servizio ad hoc bisogna avere un prodotto: il panorama non basta più, ma il cliente vuole anche attività, dalle passeggiate semplici al trekking, bike tour, intrattenimenti per i piccoli ospiti (parchi-giochi didattici), etc. Ma anche musei e attività culturali, come quelle allestite sul Falsarego o a Plan De Corones».

C’è poi il nodo dei costi, come sottolinea Ghezzi: «Gli impianti hanno costi infrastrutturali alti e ammortizzarli tenendoli aperti in estate spesso non è una opzione percorribile. Solitamente gli impianti aperti in montagna durante l’estate sono un terzo, rispetto a un quarto di dieci anni fa, ma è un accesso all’alta quota per fare attività outdoor. In altre parole un’apertura deve essere sostenibile».

Un’altra mobilità ad hoc per godersi la montagna è quella allestita da tanti anni dalla Ferrovia Retica con il Bernina Express, uno dei treni più famosi al mondo. Con i suoi binari ferroviari più alti d’Europa e più ripidi del mondo, il “trenino rosso” offre un viaggio unico attraverso 55 gallerie e oltre 196 ponti. Accanto a questa un’altra tratta meno conosciuta in Italia e Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la linea ferroviaria dell’Albula, che da St. Moritz conduce fino a Coira la capitale del Cantone dei Grigioni e la città più antica della Svizzera. Così come Deutsche Bahn che questa estate offrirà 5 collega- menti quotidiani per raggiungere l’Alto Adige, l’Austria (Innsbruck) e la Germania (Monaco di Baviera), coniugando la mobilità turistica alla sostenibilità.

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Andrea Lovelock
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