Dall’Iran al Venezuela: Trump vuole un nuovo travel ban

13 Gennaio 13:13 2020 Stampa questo articolo

Dal divieto di sorvolo sull’Iran al taglio dei collegamenti charter su Cuba: l’amministrazione Trump negli Usa sarebbe in procinto di varare un nuovo travel ban per i suoi cittadini. Una forma di “sanzione turistica” per alcuni Paesi che gli States non ritengono sicuri né affidabili per i proprio concittadini e che il presidente Donald Trump ha giù utilizzato a gennaio del 2017 con un apposito decreto presidenziale.

Nell’anno che vede Donald Trump alle prese con il caso dell’impeachment e le nuove lezioni presidenziali di novembre, il magnate potrebbe varare un ulteriore divieto ai viaggi per “punire” alcune destinazioni. Nel precedente travel ban i Paesi segnalati erano Iran, Libia, Somalia, Siria, Yemen, Venezuela e Corea del Nord.

I segnali meno confortanti arrivano, infatti, in seguito all’annuncio pochi giorni fa del segretario di Stato, Mike Pompeo, delle limitazioni ai collegamenti aerei con Cuba con i voli charter Usa che non potranno più fare scalo negli aeroporti dell’isola fuori la capitale L’Avana.

Una decisione che segue di poche ore quella del divieto di sorvolo sull’Iran causato dalla crisi diplomatica con gli Usa e dal tragico abbattimento dell’aereo Ukrainan Airlines a parte dell’esercito iraniano.

«Il travel ban ha avuto successo nella protezione del nostro Paese e pga innalzato il livello di sicurezza in tutto il mondo – ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Hogan Gidley – Per il momento noci sono annunci relativi a un nuovo travel ban, ma sosteniamo con fermezza l’idea che un Paese che voglia partecipare ai programmi di immigrazione statunitensi, dovrebbe anche rispettare tutte le misure di sicurezza e antiterrorismo». In assenza di queste condizioni, quindi, l’amministrazione Trump porrebbe decidere per un nuovo divieto su determinati Paesi.

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