Decreto staff house: come sarà diviso il fondo da 120 milioni
Un fondo costituito da un contributo in conto capitale di 54 milioni di euro e un contributo in conto esercizio di 66 milioni per un totale di 120 milioni di euro per la misura denominata staff house, ovvero la parziale copertura dei costi per gli alloggi destinati ai lavoratori del settore turistico, in particolare stagionali.
Un provvedimento – il cui decreto attuativo è stato di recente inserito in Gazzetta Ufficiale – che il Mitur ha inteso introdurre per risolvere il problema dell’alto costo degli affitti nelle località turistiche. Questa misura andrà a coprire i costi dell’affitto per il triennio 2025/27.
Di fatto, questa nuova misura mira a offrire soluzioni abitative a prezzi calmierati, incentivando così il reclutamento di lavoratori e rendendo il settore più attrattivo anche per i giovani.
I soggetti interessati sono le imprese del turismo con i codici Ateco individuati dall’articolo 3 del decreto del Mitur (servizi di alloggio e ristorazione, campeggi, marina resort,centri termali, parchi divertimento e gestione stabilimenti balneari) e nel dettaglio 56.10.11 per la ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie) e 55.10.00 per gli alberghi, così come per catering (56.21.00), mense (56.29.10) e gelaterie/pasticcerie (56.10.30).
Imprese che dovranno essere in possesso degli usuali requisiti di operatività e regolarità delle norme sul lavoro, previdenziali, assicurative e fiscali, nel pieno esercizio dei propri diritti, e soprattutto in regola con gli obblighi normativi vigenti in materia di agibilità degli edifici.
