Direttiva Ue, il fronte associazioni alza la voce

09 Maggio 14:39 2018 Stampa questo articolo

“Le agenzie di viaggi italiane saranno penalizzate rispetto ai competitor europei”. Partono da questo presupposto Assoviaggi Confesercenti, Federturismo Travel Confindustria e Fiavet Confcommercio, che hanno divulgato alla stampa una nota congiunta in rappresentanza degli agenti, lanciando così un grido d’allarme al governo e al Mibact contro il rischio di recepimento della direttiva Ue sui pacchetti e servizi turistici collegati in modo “difforme dal testo approvato dall’Unione europea”, si legge nel comunicato.

I presidenti delle tre sigle confederali – Gianni Rebecchi (Assoviaggi), Andrea Giannetti (Federturismo) e Jacopo De Ria (Fiavet) – manifestano, infatti, una forte preoccupazione dopo aver letto le proposte di parere approvate dalle Commissioni Speciali di Camera e Senato, “specialmente quando si fanno delle aperture ingiustificate al settore ricettivo e contemporaneamente si inseriscono degli appesantimenti operativi al settore dell’intermediazione turistica”.

“Abbiamo seguito l’iter in Parlamento partecipando all’audizione del 24 aprile nelle Commissioni speciali riunite in sede comune: alcune indicazioni, come le tutele per il turismo scolastico, il contrasto all’abusivismo e l’azione di regresso nei confronti dei fornitori di servizi, sono state recepite. Non capiamo, invece, come si possa andare nella direzione opposta alla direttiva sulla questione dei servizi accessori e della responsabilità”, prosegue la nota.

Il testo – concludono le tre sigle confederali – non deve creare situazioni discriminatorie a livello comunitario e “si chiede quindi al governo e al Mibact di far rispettare le stesse regole per gli operatori che sono nello stesso mercato e che vendono servizi turistici, rispettando le modalità previste nella direttiva Ue, per chiarezza nei rapporti commerciali, per limitare i contenziosi giudiziari ma soprattutto per garantire i consumatori da eventuali aggiramenti delle tutele previste nei loro confronti”.

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