Ectaa e il ruolo chiave delle adv nella ripartenza

Ectaa e il ruolo chiave delle adv nella ripartenza
14 Ottobre 07:00 2021 Stampa questo articolo

Cambiare le modalità di valutazione dei rischi e riconquistare la fiducia dei clienti: sono le priorità che toccano istituzioni e filiera del turismo organizzato. Ne parla Pawel Niewiadomski, presidente dell’Ectaa, la potente associazione europea di agenti di viaggi e t.o.

Come ripartirà il travel nel post Covid?
«Ci stiamo concentrando per farlo ripartire in modo coordinato e sicuro. Già questa estate, il green pass Ue e le misure concordate dagli Stati membri hanno favorito la ripresa, ma siamo lontani dai livelli del passato. Le varie restrizioni e la divergenza delle misure applicate in Europa hanno condizionato la fiducia dei consumatori. L’Ectaa continua a sostenere l’eliminazione di tutte le restrizioni, soprattutto a livello internazionale, passando da quelle basate sul rischio-Paese al rischio-viaggiatore con la rimozione, ad esempio, dei vincoli per le persone vaccinate o guarite dal Covid. In che modo? Ampliando l’utilizzo del green pass, oggi riconosciuto solo da 43 Paesi; eliminando le divergenze ancora esistenti, come la validità delle vaccinazioni e l’obbligo di test per i bambini. Ma su tutto, l’allentamento delle restrizioni extra Ue sarà cruciale per la winter».

ECTAA, Pawel NiewiadomskiUn consiglio alle agenzie su come rinnovare le relazioni con i clienti.
«La cosa essenziale è ristabilire la fiducia nel viaggio. Le attuali restrizioni sono troppo complesse per essere comprese correttamente e sono soggette a frequenti e improvvisi cambiamenti, spesso contraddittori. C’è un reale bisogno di fornire informazioni puntuali ai consumatori, trasmetterle in modo chiaro e assisterli nell’organizzazione del viaggio, aiutarli in caso di interruzioni o solo dar loro la certezza di poter contare su un professionista quando qualcosa va storto. Viaggiare in modo sicuro e sereno, senza imprevisti, è oggi il vero valore aggiunto del rivolgersi a un’agenzia di viaggi o a un t.o. Credo, però, che il Covid-19 non abbia cambiato profondamente il rapporto tra agenti e consumatori. In molti Paesi vediamo anche i giovani avvicinarsi alle adv».

Quali azioni e sostegni state sollecitando per la ripartenza del turismo organizzato?
«Le imprese di viaggio sono ancora in difficoltà poiché hanno accumulato un elevato volume di debiti e ora hanno un disperato bisogno di investire, anche nelle risorse umane. Per questo l’Ectaa sta spingendo sugli aiuti di Stato per le aziende attive nel settore. È importante che gli Stati membri accettino la prosecuzione del temporary framework introdotto a seguito della pandemia. Dobbiamo assicurarci che gli aiuti di Stato vengano gradualmente eliminati solo una volta che il nostro settore sarà stato in grado di riprendersi, non prima della primavera 2022».

Come cambieranno le abitudini dei viaggiatori?
«Ormai abbiamo riscontrato una chiara preferenza per le destinazioni più vicine a casa, con turisti che viaggiano in auto piuttosto che con altri mezzi di trasporto – questi ultimi in balia di possibili ridimensionamenti di traffico – alloggiano in appartamenti in affitto ed evitano destinazioni affollate. Probabilmente vedremo estendersi queste abitudini di consumo, anche se comunque i viaggi non saranno più limitati solo all’Europa. Poi c’è l’acquisto online di beni e di servizi che è aumentato, per cui gli agenti di viaggi e i tour operator che ancora non l’hanno fatto dovranno percorrere rapidamente la strada del digitale, richiedendo nuovi investimenti e sviluppo di nuove competenze anche tra il personale».

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Andrea Lovelock
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