Esuberi, leasing, fuel: Alitalia ora taglia i costi

07 Giugno 13:45 2017 Stampa questo articolo

Circa 300 dipendenti in cassa integrazione a zero ore: è la richiesta fatta da Alitalia nell’incontro con i sindacati al ministero del Lavoro sulla procedura per la cigs (cassa integrazione straordinaria). Dopo l’apertura delle buste per scoprire chi è interessato ad acquisire Alitalia, arrivano i giorni degli incontri con i sindacati per stabilire i dolorosi esuberi e le conseguenti misure di cassa integrazione. Prosegue, infatti, il lavoro dei commissari straordinari per eliminare i costi eccessivi dell’ex compagnia di bandiera. Dopo aver rinegoziato il prezzo dei derivati sul carburante e lavorando costantemente sui contratti degli aerei in leasing e delle forniture, il focus principale è sul costo del lavoro.

Il piano presentato dai commissari ai sindacati, quindi, prevede che i dipendenti di volo abbiano la cigs a rotazione, mentre per 311 degli 828 dipendenti di terra coinvolti la cassa sarà a zero ore. I sindacati hanno manifestato la loro contrarietà, si va quindi verso un mancato accordo sulla procedura – che però non ha il vincolo dell’accordo con i sindacati – quindi i commissari decideranno come procedere. Gli incontri proseguiranno lunedì e martedì in sede aziendale e il 16 giugno 2017 al ministero del Lavoro. L’8 giugno, invece, sindacati e commissari si danno appuntamento per affrontare il nodo del contratto che è scaduto lo scorso 31 maggio.

Intanto trapela una certa delusione rispetto ai soggetti e contenuti delle buste riguardanti le manifestazioni di interesse. La motivazione riguarda il fatto che la maggior parte delle “offerte” siano prevalentemente orientate su singoli asset e quindi con tanta voglia di “spezzatino”, proprio l’opzione che governo e commissari vorrebbero evitare.

I nomi che trapelano sono tutti confermati: c’è Ryanair, interessata più agli slot e al personale, c’è Etihad che in caso di svincolo del 49% (solo dopo un ok della Ue che sarebbe orientata a rimuovere paletti percentuali) potrebbe lanciare sul tavolo un aumento della sua quota con relativa iniezione di liquidità, c’è il Gruppo Lufthansa molto interessato a certe rotte, e c’è Delta che vorrebbe allargare e potenziare la sua presenza in Europa proprio grazie all’acquisizione di un prestigioso vettore del vecchio continente come Alitalia.

Ma in queste ore trapelano anche altri nomi: ci sarebbe una busta di Turkish Airlines e soprattutto un interesse manifestato dalla Hainan Airlines. La presenza di una opzione cinese sarebbe ben salutata dal governo poiché potrebbe essere quella legata ad una proposta di acquisto in toto della compagnia aerea.

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