Europa, il pass non basta: ”Stop a tutte le restrizioni”

Europa, il pass non basta: ”Stop a tutte le restrizioni”
09 Giugno 10:38 2021 Stampa questo articolo

Il Green Pass non basta: ora bisogna rimuovere tutte le restrizioni e uniformare le regole per salvare l’estate del turismo europeo soprattutto in merito a eventuali viaggi in zone rosse o arancioni e a norme comuni per i bambini e i tamponi. Le maggiori associazioni continentali di categoria – Aci Europe per gli aeroporti, Ectaa per agenzie e tour operator, A4E per le compagnie aeree e Hotrec per l’ospitalità – fanno fronte comune in vista della riunione degli ambasciatori dell’Ue del prossimo 11 giugno e vanno in pressing degli Stati membri.

Obiettivo? Accelerare l’approvazione della proposta della Commissione Ue sulla coordinata eliminazione delle restrizioni in Europa e sul patchwork di misure in tutto il continente. Alla luce della rapida avanzata delle campagne di vaccinazione e dei programmi epidemiologici in Europa, è tempo, secondo l’industria del travel, di far sì che quest’estate sia possibile viaggiare in sicurezza e di implementare la recente approvazione del Green Pass.

In una nota congiunta, infatti, le associazioni sottolineano che – se adottato e pienamente attuato, il testo inizialmente proposto dalla Commissione Europea il 31 maggio scorso – si dovrebbe ripristinare la libertà di movimento all’interno dell’Ue.  Le regole da condividere sono state pienamente riconosciute dalle associazioni e sono le seguenti:

  • Le persone completamente vaccinate possono viaggiare senza test o quarantene, da 14 giorni dopo aver completato la loro vaccinazione;
  • Le persone che si sono riprese dal Covid-19 possono viaggiare ugualmente senza essere sottoposte a test o messe in quarantena, 180 giorni dopo il test positivo;
  • Per gli altri viaggiatori, il viaggio dalle zone verdi dovrebbe rimanere possibile senza alcuna restrizione, e viaggiare dalle zone arancioni e rosse dovrebbe essere possibile senza quarantena, sulla base di un test negativo.
  • Gli Stati membri dovrebbero adottare un approccio uniforme per accettare un risultato negativo del test Pcr 72 ore prima dell’arrivo e 48 ore in caso di test antigenici rapidi.
  • Regole unificate per i bambini: i minori che accompagnano i loro genitori non dovrebbero testare/mettere in quarantena dove i genitori non sono tenuti a farlo. I bambini sotto i 6 anni dovrebbero essere esenti da test.
  • Aumento delle soglie della mappa dell’Ecdc (tasso di incidenza a 14 giorni per la categoria “arancione” aumentato da 50 a 75).
  • È possibile dimostrare la vaccinazione, il recupero da Covid-19 o un risultato negativo del test producendo un Certificato Digital Covid (ovvero il Green Pass) o con altri mezzi, fino a quando il Dcc non è disponibile (1° luglio 2021).

C’è da ricordare che l’Ue ha previsto un sistema di emergenza in base al quale se lo status di una regione si deteriora rapidamente a causa di un’elevata incidenza di varianti con conseguente cambiamento in “scuro” rosso”, gli Stati membri dovrebbero imporre un test e/o una quarantena anche se i viaggiatori sono in possesso di un Dcc.

“Le associazioni del settore dei viaggi e del turismo accolgono questa importante iniziativa – evidenzia la nota congiunta delle varie sigle della filiera – che va verso una revoca coordinata delle restrizioni ai viaggi in Europa. Questa è una mossa essenziale per ripristinare fiducia dei viaggiatori e riaprire l’Europa. Crediamo che la Commissione Europea abbia fatto la sua parte, ed ora l’industria è pronta a garantire viaggi sicuri e responsabili, però abbiamo bisogno che gli Stati membri agiscano in fretta. Per garantire che tutti i cittadini europei che desiderano viaggiare nel prossimo periodo possano farlo sotto le migliori condizioni possibili, si sollecitano  gli Stati membri a concordare rapidamente e attuare pienamente le raccomandazioni della Commissione”.

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