Fallimenti, Ectaa all’Ue: “I vettori tutelino i passeggeri”

12 Gennaio 10:00 2018 Stampa questo articolo

Prima airberlin, poi Monarch Airlines e Niki. In tutto sono state più di 1 milione le prenotazioni svanite nel nulla, o cancellate e non rimborsate, a causa del fallimento delle tre compagnie. Una circostanza che ha spinto l’Ectaa – European Travel Agents’ and Tour Operators’ Association a fare pressione sulla Commissione europea affinché venga introdotto un meccanismo capace di proteggere i passeggeri comunitari dalle insolvenze dei vettori.

Al momento, infatti, da parte di Bruxelles non è stata posto in essere nessun tipo di legislazione specifica, se non due disposizioni, di cui una risalente al 2004  e l’altra al 2008, che fanno riferimento in termini generali al quadro normativo a cui i passeggeri si devono attenere in caso di fallimento di una compagnia, sottolineando al contempo il ruolo che i singoli Stati membri devono avere nel mettere in campo tutte le misure necessarie per sostenere i viaggiatori coinvolti in eventi di questo tipo.

“Le tre recenti insolvenze di compagnia aeree hanno mostrato tutta l’inefficacia di queste disposizioni. I possessori di un biglietto Monarch e Niki (eccetto quelli che avevano acquistato il posto all’interno di una pacchetto di un t.o.) non hanno potuto ottenere nessun tipo di rimborso, mentre nel caso di airberlin si è verificato una progressiva chiusura delle operazioni con una serie di voli cancellati, per cui i passeggeri non hanno potuto chiedere nessun tipo di risarcimento”, si legge una nota diramata da Ectaa che, per questo motivo, chiede ora l’applicazione di una clausola obbligatoria da parte delle compagnie aeree contro i fallimenti, i cui costi dovrebbero essere inclusi nel biglietto. Questo meccanismo di protezione dovrebbe applicarsi a tutti i vettori dell’Unione europea e anche a quelli non-Ue, i cui biglietti fossero venduti nel vecchio continente.

«Il  recente collasso di alcune compagnie, alcune delle quali facevano parte delle dieci più grandi del continente, ci ricorda quanto i vettori siano fragile – ha detto la presidente dell’associazione Merike Hallik – Tanto più che con il prossimo consolidamento nel mercato europeo dell’aviazione, è venuto il momento che le compagnie offrano delle garanzie contro il proprio fallimento, come accade per agenzie di viaggi e tour operator».

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