Francia sold out per le Olimpiadi: i rincari non frenano i tifosi

Francia sold out per le Olimpiadi: i rincari non frenano i tifosi
10 Maggio 07:00 2024 Stampa questo articolo

«Allonsanfàn!»: i cugini francesi ci credono. L’appuntamento delle Olimpiadi di Parigi sarà l’evento in grado di dare un ulteriore slancio per il consolidamento di primati turistici invidiabili raggiunti già nel 2023, come conferma il vicedirettore di Atout France, Alexandre Bezardin, con una corretta premessa: «Siamo molto fiduciosi per le ricadute dei Giochi, anche se abbiamo dovuto  fronteggiare criticità come i collegamenti ferroviari proprio dall’Italia per la frana del Frejus che ha bloccato i treni Tgv e Trenitalia fin dallo scorso agosto. Ora da Milano si raggiunge Bardonecchia e da lì Aux per proseguire fino a Parigi. A parte questo le aspettative dal mercato italiano per l’evento sono comunque contenute, perché gli stessi operatori ci hanno confidato che per talune fasce di clientela l’offerta durante le Olimpiadi è troppo alta, proibitiva».

«D’altra parte – prosegue Bezardinstiamo registrando il tutto esaurito negli alberghi e chiaramente il livello tariffario ha subìto delle impennate. Basti pensare che per il periodo dei Giochi prevediamo l’affluenza di circa 16 milioni di visitatori. Diciamo che il turismo organizzato italiano specializzato nella destinazione Francia si sta già orientando verso altri periodi dell’anno, dove abbiamo un buon riscontro di vendite fino all’autunno inoltrato».

Un sold out per le Olimpiadi significa, dunque, grandi opportunità per altri periodi operativi nel corso dell’anno, come lo stesso Bezardin conferma: «Dopo una stagione eccellente come quella del 2023 con quasi 100 milioni di arrivi ed entrate turistiche per 63,5 miliardi di euro, quest’anno contiamo di potenziare questi volumi. Non si possono azzardare cifre, ma saranno sicuramente numeri record».

Riguardo al mercato italiano ci sono crescenti aspettative: «Se lo scorso anno il bacino di traffico dall’Italia ha fatto registrare 8,3 milioni di arrivi, pari ad un +17% rispetto al 2022 con 48 milioni di pernottamenti, e una spesa turistica di oltre 8 miliardi di euro, quest’anno stimiamo un ulteriore balzo in avanti. L’ottimismo deriva anche dalla elevata connettività aerea sulla direttrice Italia-Francia, dove si contano qualcosa come 1.123 voli diretti, pari ad un +8% rispetto allo scorso anno. Mai come ora abbiamo potuto contare su un’offerta aerea così ampia e questo ovviamente agevola anche il lavoro di tour operator e agenti di viaggi, che possono programmare vacanze con numerose opzioni e alternative dai vari aeroporti italiani».

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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