Continuità territoriale anche per i liguri? Perché no? La possibilità di adottare anche per lo scalo di Genova questo sistema, già in vigore in Sicilia e Sardegna, è stata ventilata dal presidente di Ita Airways, Sandro Pappalardo, in occasione della tappa finale sotto la Lanterna del tour della nave scuola Amerigo Vespucci, di cui la compagnia aerea è partner istituzionale.
In una dichiarazione rilasciata ai media locali Pappalardo ha osservato: «In altre regioni ha funzionato, quindi non vedo perché escluderlo. Sicuramente è un ottimo incentivo per le compagnie, e quindi anche per noi».
Il numero uno dell’aerolinea nazionale, entrata nell’orbita del Gruppo Lufthansa, si è anche però affrettato a precisare che si tratta di scelte che spettano alla politica. C’è comunque già stato un primo concreto passo compiuto da un parlamentare, il deputato del Pd Lorenzo Basso, che nel febbraio scorso ha presentato un disegno di legge con la proposta di trattare la Liguria come le due isole maggiori, contemplando così tariffe agevolate per i residenti, con attribuzione di oneri di servizio pubblico a carico dello Stato.
Si tratterebbe di una misura utile anche a contrastare la lievitazione delle tariffe che sulla tratta Roma-Genova hanno toccato anche picchi di 500 euro, un costo che in certi casi supera quello sostenuto per voli europei di maggior durata.



