Giappone verso la riapertura: parola di mister Quality

08 Febbraio 10:09 2022 Stampa questo articolo

Prima le “prove tecniche di riapertura“, subito dopo – causa Omicron – il nuovo divieto di ingresso agli stranieri non residenti, esteso a tutto febbraio. E sullo sfondo la lunga, lunghissima attesa, dei tour operator. Parliamo del Giappone, Paese che per chi vende e organizza viaggi culturali farebbe davvero la differenza. Tra questi, in prima fila, il consorzio Quality Group con il suo presidente Michele Serra, ormai convinto che, in fatto di riaperture, «presto sarà la volta del Giappone, che non resterà chiuso a lungo. Però ora la palla passa a noi: togliamo il divieto, ormai totalmente insensato, di viaggiare per turismo. Se non ora, quando?».

Serra è stato anche il protagonista del webinar per le agenzie di viaggi sul Paese del Sol Levante, in cui ha riconfermato l’operatività dei t.o. del Gruppo (in primis la “sua” Mistral Tour) sulla destinazione, illustrando le principali novità dei tour in Giappone previste per la prossima stagione, con focus sui diversi possibili itinerari. «Già verso aprile/maggio si potrebbero avere le prime aperture, o quantomeno tour-test, per prepararsi ad aprire in libertà», rassicura il presidente.

E aggiunge: «Sto insistendo con tutti coloro con cui parlo affinché spingano perché si apra come era una volta, cioè non obbligando la gente a prenotare tutto in pensione completa o per forza con le guide, perché sarebbe una follia. Magari tramite un travel pass, prenotando in agenzia».

Michele Serra

Nel frattempo, anche in questi mesi di chiusura, Quality ha mantenuto un dialogo costante con corrispondenti, fornitori e guide, così da non perdere il contatto con il territorio e mantenere in piedi la programmazione stessa: «Durante questi due anni – racconta Serra – abbiamo deciso di investire nei rapporti con i partner, ad esempio con le nostre guide. Abbiamo deciso di pagare loro comunque un compenso così che potessero continuare ad aggiornarsi e rimanere concentrate sul lavoro. Poi abbiamo mantenuto le comunicazioni con i nostri corrispondenti, e ci siamo resi conto che è tutto pronto a ripartire, manca solo il via libera delle autorità».

Per quanto riguarda quindi la programmazione 2022, sono tutti confermati e aperti alle vendite i principali tour di gruppo classici (“Panorama Giapponese” “Meraviglie del Giappone” e “Giappone Classico”), con delle piccole modifiche che li rendono più snelli veloci, così da lasciare più tempo a eventuali estensioni.

Ci sono ovviamente meno certezze per i combinati “Cina e Giappone” anche a causa della politica “zero Covid” della Cina, ancora più rigida per gli ingressi alle frontiere di quella nipponica. Confermato anche “Alla scoperta del Giappone” per gruppi più piccoli, e “Giappone Select”, per esplorare il Paese senza guide ma solo con assistenti, e “Party Giappone”, una delle nuove proposte di Quality Group per chi richiede più autonomia. Non mancano poi prodotti per i repeater, come il tour alternativo di Kyushu e Hokkaido. Rimangono tutte in piedi anche le proposte per gli individuali: i tour in libertà, quelli con le guide in inglese, e i tour con assistenti in italiano. Infine le proposte Self Drive, ad Hokkaido e Kyushu, che risponde alle esigenze di chi vuole vivere il Paese in libertà.

Solitamente, sono 4 le mete più richieste e conosciute per un viaggio in Giappone che può definirsi classico: Tokyio, Kyoto, Le alpi giapponesi (KanazawaShirakawaTakayama), e la zona intorno ad Hiroshima. Quest’ultima, sottolinea Serra, può essere un pretesto per vedere cose normalmente fuori dai più battuti sentieri turistici, come per esempio il castello di HimeJi, o l’isola di Miyagi, dove è possibile anche passare la notte in un ryokan (tipico alloggio in stile giapponese tradizionale, dove si dorme sui futon e si può fare un bagno termale).

Ci sono poi altri territori meno battuti dai sentieri turistici, e proprio per questo affascinanti. Ad esempio la regione di Shikoku “Fatto di boschi, di spiagge e di templi”, e dove oltre ai sentieri, e ai vari Onsen (siti termali), c’è l’isola di Naoshima, un santuario dell’arte moderna, progettato dal famoso architetto giapponese Tadao Ando. Ogni edificio presenta una sezione di opere d’arte e si può soggiornare nell’area destinata alle camere per gli ospiti, oppure in un paesino a pochi minuti di ferry dall’isola su indicazione del tour operator.  Il parco pieno di sculture perfettamente inserite nel contesto naturale sono il fiore all’occhiello di Naoshima.

E ancora l’isola di Hokkaido. Poco conosciuta, era quasi disabitata fino a pochi anni fa. Isola enorme esperienza natura allo stato brado. Qui si trova anche un resort Club Med per amanti dello sci.

Le isole di Kyushu e Yakushima sono invece interessanti per i fenomeni naturali, specialmente quelli legati alle attività vulcaniche, ma anche culturali. Qui è il luogo dove sono avvenuti i primi contatti tra occidente e oriente, che si può ammirare nell’architettura di molte città, come Nagasaki. Per gli appassionati del trekking, invece, c’è l’isola di Yakushima.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Roberta Moncada
Roberta Moncada

Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.

Guarda altri articoli